Nei casi in cui non sia possibile individuare il responsabile, la multa sarà indirizzata all’amministratore di condominio.

È guerra aperta alle key box a Roma.

Dopo anni di tolleranza, il Comune di Roma ha deciso di passare al contrattacco contro le odiate scatoline contenenti le chiavi degli appartamenti in affitto per turisti, che proliferano nel centro storico, deturpando il decoro urbano e creando problemi di sicurezza.

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Una task force composta da agenti della polizia locale e tecnici comunali è al lavoro per rimuovere le key box abusive, apposte su muri, pali, panchine e altri spazi pubblici.

L’operazione, iniziata nel quartiere Monti, prevede la rimozione di circa 200 key box a settimana.

I responsabili delle key box rimosse saranno sanzionati con multe da 400 euro. Nei casi in cui non sia possibile individuare il responsabile, la multa sarà invece indirizzata all’amministratore di condominio.

Oltre al danno estetico, le key box rappresentano un problema di sicurezza. Come sottolineato dal Ministero dell’Interno, l’utilizzo di questi sistemi non rende obbligatorio l’incontro di persona tra ospite e proprietario, rendendo di fatto impossibile l’identificazione del cliente.

L’assessore al Turismo di Roma, Alessandro Onorato, ha dichiarato che la rimozione delle key box è una battaglia di decoro e legalità. “Staccheremo una a una le key box abusive presenti in città – ha fatto sapere su Instagram – È un’offesa alla nostra città e al tipo di accoglienza che vogliamo offrire ai turisti”.

Il Comune ha attivato un apposito indirizzo email (taskforce.polizialocale@comune.roma.it) per raccogliere le segnalazioni dei cittadini, invitati a collaborare attivamente alla “bonifica” del territorio.

L’operazione di rimozione delle key box rappresenta un giro di vite necessario per contrastare il fenomeno degli affitti brevi incontrollati e migliorare la qualità dell’offerta turistica romana.

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