Street Art e cultura urbana a Roma: l’opera di street art di Giulio Vesprini trasforma il Ponte della Scienza in una vivace passeggiata cromatica

Il Ponte della Scienza è ora un’opera d’arte moderna e coloratissima grazie all’iniziativa “WIDE – Art Based Spots“, il cantiere artistico estivo delle Industrie Fluviali. Giovedì 27 giugno 2024, ha avuto luogo ufficialmente l’inaugurazione dell’imponente opera di street art realizzata dall’artista Giulio Vesprini sul Ponte della Scienza, situato nel quartiere Ostiense di Roma.

L’inaugurazione dell’opera ha segnato la terza edizione dell’iniziativa di Industrie Fluviali e il progetto artistico ha visto la partecipazione attiva di studenti e studentesse della sede romana della NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, che hanno collaborato alla realizzazione del murale perché l’iniziativa era parte di un percorso formativo dedicato.

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Ponte della Scienza, l’opera street art che valorizza lo spazio urbano

Progettata nell’arco di un anno, l’opera di Vesprini, sostenuta dal Dipartimento Attività Culturali di Roma Capitale e patrocinata dal Municipio VIII si è conclusa domenica 23 giugno, grazie alla cooperazione tra diverse istituzioni, tra cui la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, la Soprintendenza Speciale del MiC e il Dipartimento CSIMU. Il coordinamento del progetto è stato affidato alle Industrie Fluviali, un community hub di Ostiense gestito da Pingo.

Giulio Vesprini, chi è l’artista marchigiano che ha portato colore a Ostiense

Nato a Civitanova Marche nel 1980, Giulio Vesprini è un esponente di rilievo della scena grafica e urbana italiana. Diplomato all’Accademia delle Belle Arti di Macerata e laureato in Architettura ad Ascoli Piceno, Vesprini si dedica all’arte urbana dal 2004. Ha esposto le sue opere in numerosi contesti internazionali, come il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, “Le MUR” a Saint-Étienne, “Houston Street Project” a New York e l’Istituto Italiano di Cultura a Dublino.

Nel 2013, Vesprini ha fondato lo studio creativo Asinus in Cathedra e ha avviato la sua ricerca sul concetto di Archigrafia, che fonde grafica e architettura in interventi itineranti, trasformando spazi urbani e naturali in opere d’arte.

WIDE: Industrie Fluviali punta sull’arte per rilanciare il quartiere

WIDE – Art Based Spots è un cantiere artistico che anima l’estate delle Industrie Fluviali con grandi opere d’arte, dj-set, laboratori e residenze d’artista. Dal 24 giugno all’11 ottobre 2024, attorno alle opere site-specific di Giulio Vesprini e Leonardo Crudi, si alterneranno alla consolle delle Industrie Fluviali cinque dj: Marina on Mars, Super Retro, JDS e le Playgirls from Caracas. Inoltre, saranno ospitati il workshop di design accessibile di Lorenzo Malloni e i laboratori multimediali per l’infanzia di Libelà e TUtt’ALTRO.

Le Industrie Fluviali sono un ecosistema culturale e un polo per l’innovazione perché questo spazio polifunzionale è il risultato della rigenerazione di una fabbrica dismessa e oggi funge da piattaforma per progetti a forte impatto sociale e sinergie territoriali.

Ponte della Scienza Gazometro passeggiata / Foto di Fracesco Schifano @wowtapes da Ufficio Stampa