L’abbiamo sognato e immaginato ed oggi potrebbe diventare realtà. Da qualche giorno il web sta parlando di un nuovo modo di fare scuola: un liceo senza voti, dove gli alunni si sentono a casa e meno stressati.
A Roma il liceo Morgagni avrebbe iniziato questo progetto, sperimentando le novità con una classe. I risultati sono evidenti e ci sono buone probabilità che si possa estendere la pratica a più sezioni.
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Roma, liceo senza voti: un sogno che si avvera
Il liceo senza voti è un sistema rivoluzionario e sperimentale attraverso cui emerge una differenza sostanziale da quello tradizionale: i ragazzi sono meno stressati e imparano di più. Non mancheranno interrogazioni e compiti in classe ma nessuno le valuterà numericamente, gli insegnanti saranno tenuti a spronare e coinvolgere gli alunni in ogni iniziativa, correggendo gli errori e i comportamenti sbagliati.
Fondamentale sarà la discussione in classe e alla fine del quadrimestre appariranno i voti per ogni sezione. Nessuna disparità e competizione, se non sana. Inoltre, gli studenti saranno coinvolti in laboratori, lavori di gruppo, tutoring e cooperazione learning.
Liceo Morgagni vince la sfida
Al liceo Morgagni l’esperimento è iniziato sette anni fa ed ha ottenuti importanti risultati, tanto che il preside sarebbe disposto ad ampliarlo ad altre sezioni. Tale cambiamento è un’idea del professore di matematica e fisica, Enzo Arte, che ha voluto provare le nuove modalità d’insegnamento dopo una visita al museo della Scienza.
“I ragazzi erano entusiasti dell’uscita ma quando ho chiesto loro di redigere una relazione, una studentessa ha sbottato. Sognava quell’uscita da mesi e quel compito le avrebbe tolto l’entusiasmo – ha spiegato al Corriere della Sera – Con quel report i ragazzi non avrebbero più vissuto l’esperienza con gli occhi della curiosità”.
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