Mercato Ecosolidale Sant’Egidio a Roma è un luogo dove trovare un oggetto vintage e fare allo stesso tempo un gesto di beneficienza
Il mercatino ecosolidale Sant’Egidio si trova a Roma su via del Porto Fluviale e da quindici anni ogni sabato e domenica pomeriggio un gruppo di volontari lo allestisce, raccogliendo, smistando, sistemando per poi iniziare la vendita di abiti, mobili, oggetti che chiunque può donare supportando tante attività della comunità.
Mercatino ecosolidale Sant’Egidio: struttura e missione
Il mercato ecosolidale Sant’Egidio comprende una parte di abbigliamento e un’altra di oggetti di seconda mano. Per quanto riguarda i vestiti, alcuni vengono dati a tutti coloro che ne hanno bisogno come i nomadi carcerati, persone che hanno necessità. Altri, invece, vengono messi in vendita.
L’angolo del vintage, inoltre, ha un obiettivo ben preciso: raccogliere fondi per il progetto Dream, un programma per la cura dell’aids in Africa che lavora anche sulla prevenzione della contrazione dell’Hiv nei bambini figli di donne sieropositive.
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Al mercato ecosolidale Sant’Egidio è possibile trovare anche biciclette e tricicli, passeggini e seggioloni, lampade e lampadari, tavoli, sedie, armadi, letti e oggetti per la casa: stoviglie, piatti, bicchieri, strumenti per lo sport dagli sci alle racchette da tennis, ma anche macchine da cucire e da scrivere.
Dal mercato ecosolidale Sant’Egidio di Roma alla nascita della sartoria
Non solo il mercato di Sant’Egidio a Roma è ecosolidale con la vendita di oggetti e vestiti, ma ha fatto sì che da qualche tempo sia nata una sartoria. Si tratta di un’attività gestita da Annamaria, che si occupa di riparazioni, modifiche ma anche di mettere a modello.
Poi ancora, le ragazze straniere avranno la possibilità di apprendere il mestiere del taglio e cucito grazie alle lezioni gratuite da parte della signora e le aiutanti che hanno deciso di allestire una scuola.
“La Comunità offre gratuitamente questo corso ad alcune allieve selezionate con il criterio della motivazione – ha affermato Annamaria – di contro le ragazze offrono la loro manodopera per le riparazioni e i piccoli lavori che ci sono qui in sartoria. E’ un dare e avere nello spirito della Comunità. Praticamente nesssuna di loro aveva mai tenuto un ago in mano e dopo poche lezioni sanno già realizzare un orlo e da lì proseguiamo”.
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