Roma, le mostre (gratuite) da non perdere a novembre: Jacopo Di Cera e Caterina Giglio

Roma si prepara ad accogliere due mostre gratuite a novembre che uniscono arte, introspezione e riflessione sociale, nel cuore dei suoi spazi culturali più iconici: “Sospesi” di Jacopo Di Cera e Massimo Vitali, e “ANImATAMeNTE” di Caterina Giglio. Le mostre, rispettivamente presso la Galleria Maison Bosi a Via Margutta e Palazzo Velli a Piazza Sant’Egidio a Trastevere, offrono esperienze uniche di immersione nel mondo della fotografia e dell’arte figurativa contemporanea, proponendo visioni diverse, ma complementari, del presente e dell’interiorità umana.

Mostre a Roma a novembre: “Sospesi” alla Galleria Maison Bosi

Dal 14 novembre al 4 dicembre 2024, la mostra fotografica “Sospesi”, curata da Serena Tabacchi, apre i battenti nella suggestiva Via Margutta, al numero 29, presso la Galleria Maison Bosi. “Sospesi” esplora l’italianità vista da prospettive opposte attraverso l’obiettivo di Jacopo Di Cera e Massimo Vitali, due maestri della fotografia contemporanea italiana.

Questa mostra gratuita invita infatti i visitatori a riflettere su un’Italia “sospesa” tra modernità e tradizione, espressa attraverso 10 potenti scatti accompagnati da installazioni digitali e audiovisive. Jacopo Di Cera è noto per scegliere una prospettiva zenitale, perché – osservando la realtà dall’alto con l’ausilio di droni – riduce la profondità di campo per mettere in evidenza un’umanità senza gerarchie, dove ogni soggetto è parte di un collettivo indistinto. Insieme a Vitali, Di Cera esplora i mutamenti sociali e culturali del nostro Paese riflettendo sulle tensioni e le continuità della società italiana.

“ANImATAMeNTE” di Caterina Giglio a Palazzo Velli

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A pochi passi dal Tevere, Palazzo Velli a Trastevere ospita dal 7 al 17 novembre 2024 ANImATAMeNTE“, la mostra di Caterina Giglio curata da Gianluca Marziani, figura di spicco della critica d’arte italiana. Un’esposizione che scava nel profondo dell’animo umano, “ANImATAMeNTE” si snoda attraverso quasi 100 opere dense di simbolismo e introspezione. La varietà delle tecniche utilizzate – dalla penna a china agli acquerelli su carta giapponese – rispecchia il multiforme mondo interiore dell’artista, che rende tangibili la fragilità e la forza dell’essere umano attraverso figure femminili che incarnano sensualità, maternità e saggezza.

L’opera di Giglio, influenzata dall’universo visionario di Lewis Carroll, dalle forme organiche di Kiki Smith e dai surreali scenari di Max Ernst, guida il pubblico in una riflessione intima sui sentimenti, sulle relazioni familiari e sul ciclo vitale. I corpi allungati e fusi con la natura rimandano a una dimensione spirituale e universale, dove l’albero, ricorrente nelle opere dell’artista romana, diventa simbolo di crescita e rinascita.

Il dialogo tra le opere di Giglio e il testo del curatore Gianluca Marziani racconta anche un percorso di guarigione personale, testimoniato dalle parole del curatore stesso, che ha trovato nella collaborazione con Giglio un mezzo di catarsi. 

Arte, Roma e cultura accessibile a tutti

Questi due eventi non solo omaggiano Roma come fulcro dell’arte contemporanea, ma valorizzano anche la cultura accessibile a tutti, con ingresso libero. Sia la Galleria Maison Bosi in Via Margutta che Palazzo Velli a Trastevere offrono la possibilità di vivere esperienze artistiche gratuite e profonde: una grande occasione per avvicinare all’arte persone di tutte le età e background facendo scoprire ai visitatori nuovi linguaggi espressivi.

Foto di Sospesi di Jacopo Di Cera – cortesia dell’artista | Foto di ANImATAMeNTE di Caterina Giglio credit Simon D’Exea