Roma, c’è davvero un passaggio segreto tra i palazzi del potere?

Avete mai pensato se a Roma esiste un passaggio segreto che collega i palazzi del potere così da dare la possibilità ai potenti di ogni epoca di di spostarsi da una parte all’altra senza essere bloccati?

Secondo alcune fonti nella Capitale ce ne sono diversi come il Passetto di Borgo, del Corridoio Vasariano, del Tunnel Borbonico, la loro storia, tuttavia è avvolta in aneddoti misteriosi e leggende varie.

Roma passaggio segreto, dettagli e curiosità

Non ci sono notizie certe, ma sembra che a Roma ci sia un tunnel che collegherebbe centri nevralgici del potere italiano e sedi militari. Si tratterrebbe di una strada sotterranea, a due corsie, che fungerebbe da collegamento tra Forte Trionfale e Forte Braschi, che fino al 2007 era il quartier generale dell’intelligence militare, il SISMI, e oggi è sede dell’AISE (Agenzia Informazioni e Sicurezza Esterna).

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Il percorso proseguirebbe poi per Forte Boccea, che fino al 2005 era un carcere giudiziario militare, per poi arrivare al centro della città, attraversando Viminale (Ministero dell’Interno), Quirinale (Presidenza della Repubblica), Palazzo Chigi (sede del Governo e del Consiglio dei Ministri) e Montecitorio (Camera dei Deputati e Parlamento). Da lì tornerebbe verso nord fino a raggiungere il Ministero della Marina.

Un’altra ipotesi rimanda, invece, ad una diramazione: da Forte Boccea al Comando in capo della Squadra Navale, passando sotto Via Cassia; un’altra a Civitavecchia.

Tale questione, però, resta avvolta nel mistero dal momento che non vi sono fonti attendibili e prove che portino a galla la storia del tunnel. Essa, infatti, si basa su aneddoti e teorie per nulla comprovati.

Tra questi, vi è la vicenda risalente al 1997, quando alcuni operai impegnati in lavori stradali in zona Trionfale avrebbero trovato, in modo del tutto casuale, un tunnel di cui non conoscevano l’esistenza. Una volta iniziati gli scavi, tuttavia, spuntarono degli uomini armati non identificati che ordinarono loro di lasciare immediatamente il tunnel e continuare il lavoro nel cantiere come se non avessero visto nulla. Questo sarebbe uno dei tanti episodi che rimanderebbe alla presenza di un passaggio segreto, rimasto nell’oblio per volere dei “potenti”.

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