Ponti pericolosi, ponti chiusi: allerta anche a Roma. Il crollo del ponte Morandi, insieme alla disperazione dei parenti delle vittime e alla più profonda costernazione da parte del resto della popolazione, ha portato con sé un’ondata di paura. Il monitoraggio delle amministrazioni locali si fa più stringente. Numerosi i ponti ed i viadotti messi sotto la lente d’ingrandimento: i primi della lista sono certamente quelli realizzati dall’Ing. Morandi. Si è già arrivati alla chiusura di un’arteria fra Ostia e Fiumicino ed i cittadini non sanno cosa aspettarsi. Vediamo caso per caso quali sono i ponti considerati a rischio.
L’elenco dei “ponti Morandi” realizzati a Roma: quali sono pericolosi?
Il primo, il ponte detto del “Grillo”, è stato costruito sul Tevere nel 1949/50. Seguono a stretto giro il ponte sul canale navigabile di Fiumicino sulla strada Ostia-Fiumicino (del 1957) e il cavalcavia della via Olimpica su Corso di Francia (1958/60). In ultimo, il viadotto sull’ansa del Tevere nel tratto di Autostrada Roma-Aeroporto di Fiumicino presso la Magliana, costruito fra il 1963 ed il 1967. Attraversato ogni giorno da centinaia di mezzi, questo ponte desta parecchia preoccupazione.
La Facoltà di Ingegneria della Sapienza ne contesta la sicurezza sin dal dicembre 2017. In quel periodo, infatti, nel corso di un convegno riguardante i ponti storici di Roma, fu il professore Remo Calzona, ordinario di Tecnica della Costruzioni e allievo di Morandi, a sostenere che il ponte fosse insicuro. Le dimensioni, la struttura ed i materiali della costruzione ricordano tragicamente il ponte crollato a Genova il 14 Agosto.
“Questa struttura presenta da tempo gravi difetti. Intanto, non è mai stata collaudata. Non sono state fatte prove di carico e di tensione. È un ponte fuorilegge da quando è stato aperto, nel 1950″ ha detto recentemente il Professore al Corriere della Sera.
Fra chiusure e manutenzione straordinaria: gli altri ponti monitorati a Roma
Altrettanta preoccupazione il ponte della Magliana, da non confondere col viadotto sopracitato. Ai dubbi suscitati dalla potente vibrazione che si avverte semplicemente attraversando il ponte, si aggiungono verifiche più ufficiali. Secondo un rapporto dei vigili del fuoco il ponte presenta un evidente stato di cattiva manutenzione – con l’asfalto sbriciolato riparato, malamente, più volte – che mette a repentaglio la sicurezza. E il ponte della Scafa, che collega Ostia a Fiumicino, è stato chiuso creando un notevole seppur necessario disagio. Si parla infatti di “criticità diffuse”, dalla corrosione dei ferri di armatura al degrado del calcestruzzo, da risolvere con immediati lavori di manutenzione.
Le verifiche proseguono: ci saranno altri ponti chiusi per motivi sicurezza?