Prima di poter dire di conoscere davvero bene Roma bisogna camminare tanto. C’è un quartiere che persino i romani ignorano, in molti casi. Si tratta del quartiere Coppedè. Dove si trova? Tra la Salaria e la Nomentana, precisamente nel quartiere Trieste tra Piazza Buenos Aires e Via Tagliamento.
Come arrivare al quartiere Coppedè
Questo quartiere deve il proprio nome all’architetto fiorentino Gino Coppedè, e rappresenta uno dei tanti motivi per cui Roma non smette mai di stupire. Una volta varcato l’arco d’ingresso è possibile immergersi in un’atmosfera davvero unica e suggestiva, lontana dal caos del traffico cittadino.
Il quartiere Coppedè è piccolino, composto da 45 palazzi disposti alla piazza Mincio che ne costituisce il nucleo centrale. Ma come ci si arriva? L’arco d’ingresso si trova in via del Tagliamento, nel quartiere Trieste. Il modo più semplice è con il tram (3 o 19) o con il bus fino alla fermata Buenos Aires. Partendo dalla stazione Termini si possono prendere anche gli autobus 86 e 92 e in un quarto d’ora si è a destinazione. Chi preferisce invece procedere a piedi può percorrere via Goito, via Piave e poi via Salaria. Infine, girando in via Po, si arriva alla meta.
Che cosa vedere
Dopo aver attraversato l’arco d’ingresso ci si può perdere a passeggiare tra marmi, loggiati, vetrate, decorazioni e costruzioni di vari stili. Si va da quello liberty ad architetture che richiamano l’art decò e persino lo stile medievale. Al centro di piazza Mincio c’è la Fontana delle Rane. Qui si dice che nel 1965 i Beatles fecero un bagno dopo una serata trascorsa al mitico Piper.
Tanti sono i particolari che meritano di essere scoperti in questo quartiere. Le facciate dei palazzi, ad esempio. Particolarmente notevoli sono i “Villini delle Fate”, con facciate dorate e figure di donne dipinte. Così come il Palazzo del Ragno, accompagnato da una grande aracnide decorata sopra all’ingresso principale.
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