La chiesa di San Carlino di Roma nasconde un sorprendente effetto ottico: è considerata uno dei capolavori dell’architettura barocca mondiale
San Carlo alle Quattro Fontane è una delle chiese più amate dai romani che la chiamano San Carlino viste le sue dimensioni molto ridotte. Situata vicino alle quattro fontane che sorgono all’incrocio tra Via del Quirinale e Via Felice è nel bel mezzo del rione Monti e fa parte di un complesso conventuale dei Trinitari. Oltre ad essere di una bellezza senza tempo è caratterizzata anche da un effetto ottico strepitoso: ecco di cosa si tratta.
L’effetto ottico di San Carlino a Roma
L’effetto ottico è collegato alla cupola ovale che per motivi di prospettiva sembra che lo spazio sia molto più ampio rispetto a ciò che è realmente. Fu l’architetto Francesco Borromini a realizzare tale meraviglia, quando nella prima metà del Seicento iniziò i lavori di questo edificio, occupandosi anche della costruzione di un piccolo campanile e del chiostro.
La cupola ha una forma ellittica ed è caratterizzata da cassettoni di varie forme : cruciformi, esagonali e ottagonali. Più si sale verso la lanterna centrale e più queste sembrano rimpicciolirsi e tale effetto ottico rende la cupola più alta.
San Carlino a Roma, un po’ di storia
San Carlino è una chiesa risalente al XVII secolo ed è dedicata a Carlo Borromeo, arcivescovo di Milano. L’architetto Francesco Borromini costruì l’edificio valutando il minore costo possibile, visto che i frati non avevano a disposizione molto denaro; sfruttò il poco spazio disponibile.
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Grazie al suo talento, l’architetto riuscì ad unire l’eleganza all’innovazione rendendo la chiesa e l’intero complesso uno dei migliori monumenti dell’architettura barocca. L’intera struttura conventuale è caratterizzata da dimensioni piccole e dalla semplicità dei materiali che rimandano alla regola e alla spiritualità dei frati dell’ordine dei Trinitari, di origine spagnola e all’epoca appena insediati a Roma e alle idee artistiche del Borromini.
Altre curiosità sulla chiesa di San Carlino
Secondo quanto riferiscono le fonti, la chiesa avrebbe dovuto essere la tomba di Francesco Borromini, ma visto che l’architetto era morto suicida, era stato seppellito nella chiesa di San Giovanni dei Fiorentini.
Furono i Padri Trinitari a decidere che ciò non accadesse in quanto non tolleravano la presenza della tomba di un suicida nella propria chiesa.
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