Avete mai sentito parlare della fontana scostumata che si trova nei pressi di San Pietro? Ecco perché fece scalpore

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Roma è una continua sorpresa per i romani e i turisti che ogni giorno si apprestano a scoprire paesaggi, monumenti e palazzi che racchiudono cultura, storia e tradizione.

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La città eterna è un concentrato di bellezza e meraviglia da rimanere senza fiato: ogni via, angolo e piazza ha qualcosa da raccontare e lascia il segno. Qualcuno avrà sentito parlare della fontana “scostumata”, ma cosa sappiamo sulla sua storia?

fontana scostumata

Fontana “scostumata”: storia e curiosità

Da tutti conosciuta come la fontana “scostumata, si tratta di un’opera in marmo e travertino, composta da un ampio e basso bacino circolare, delimitato da un largo bordo che sporge all’esterno.

La sua inaugurazione risale a maggio 1928, con il nome di Fontana delle Cariatidi in Piazza dei Quiriti, a cura dello scultore triestino Attilio Selva.

Si suddivide in più parti: al centro vi è un massiccio balaustro ispirato a motivi vegetali da cui prendono vita delle vaschette che sporgono e sono ornate alla base da foglie rovesciate. Al di sopra vi si trova la grande vasca convessa che assomiglia alla corolla di un fiore. Passando all’interno, ritroviamo le quattro cariatidi nude e sedute che sostengono, con le braccia levate ed il capo, il catino superiore coronato da una pigna monumentale.

Ed è proprio su queste sculture che nel corso dei secoli si è fatta polemica. In particolare, riguarda alla loro nudità. All’epoca fu scandalo e riprovazione. Inizialmente, il giudizio negativo e di conseguenza la discussione nacquero tra lo scultore, il Governatorato e le Associazioni Cattoliche. Soltanto in un secondo momento, arrivò alla stampa, provocando così un ritardo dell’inaugurazione della fontana.

Oggi chiunque passi da quelle parti non può fare a meno di notare la bellezza del monumento, un rimando al mondo bucolico e alla bellezza pura e vera che solo in alcune statue è possibile ritrovare.

FOTO: SHUTTERSTOCK