Roma e Milano sono fra le città peggiori in cui gli stranieri possano trasferirsi secondo l’Expat City Ranking 2019 di InterNations. Lo studio ha esaminato 82 città in tutto il mondo e i dati emergono da oltre 20.000 interviste. Come mai le due città italiane risultano così invivibili?
Le peggiori città al mondo in cui trasferirsi: compare anche Roma
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Cercando di immaginare le peggiori città del mondo difficilmente verrebbero in mente Roma e Milano. Eppure le due metropoli italiane si piazzano addirittura nella “bottom 10”, cioè i 10 posti più in basso della classifica delle città in cui è più facile espatriare. Tuttavia bisogna considerare quali sono le difficoltà che incontra chi tenta di stabilirvisi venendo dall’estero.
Roma è all’81° posto – su 82 città – soprattutto a causa dell’indice denominato “Urban Work Life”. Dalle interviste condotte emerge una forte insoddisfazione riguardo le opportunità di carriera in città, la sicurezza sul posto di lavoro e il costo della vita nella Capitale. In breve, trovare un lavoro è molto difficile per tutti, in particolare per chi viene dall’estero; e una volta trovato l’impiego, spesso le condizioni di lavoro sono insoddisfacenti e lo stipendio non copre le spese quotidiane.
La Capitale è invivibile per gli espatriati: cosa cambia nel 2020?
Riassumendo, l’economia locale, la scarsa stabilità politica e la bassa qualità dei trasporti pubblici sono i principali fattori che fanno di Roma una delle peggiori città al mondo in cui trasferirsi. Milano riesce a guadagnare una sola posizione in più, piazzandosi comunque all’80° posto, grazie ad una migliore organizzazione del trasporto urbano e una vita cittadina più cosmopolita.
L’unica cosa che possiamo augurarci è che in questo nuovo anno la Capitale riesca a scalare di qualche punto la classifica. Almeno per uscire dalla zona rossa delle peggiori 10 città.