A Roma le vecchie cabine telefoniche diventano mini biblioteche per scambiarsi i libri: ecco le “bibliocabine”

Vecchie cabine telefoniche diventano punti di book crossing a Roma, le bibliocabine. Una vera e propria azione di riqualificazione culturale.

L’idea delle bibliocabine

Le vecchie cabine telefoniche sono ormai in disuso da anni. Se in paesi come l’Inghilterra rappresentano un simbolo della nazione, entrato nell’immaginario collettivo, in Italia le superstiti cabine telefoniche sono abbandonate al degrado.

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Erano gli anni ’90 e primi anni duemila quando la cabina telefonica veniva utilizzata da migliaia di persone ogni giorno, rappresentando un servizio fondamentale per la popolazione. Adesso, è necessario trovare una nuova funzione. D’altronde, in Italia ci sono ancora 18 mila cabine telefoniche sparse per la penisola, alcune delle quali sono pronte a diventare bibliocabine.

L’idea della riqualificazione delle bibliocabine viene dall’associazione Cervelli Forti, fondata da Giuseppe Forti e Simonetta Cervelli. Le cabine telefoniche diventano uno spazio per il book crossing, dove lasciare, prendere e scambiare libri, in ottica di una vera e propria riqualificazione culturale. Sono sei le cabine telefoniche nel quartiere Appia Tuscolano di Roma che dovranno essere trasformate in bibliocabine.

L’intervista a Simonetta Cervelli

Simonetta Cervelli, presidente dell’associazione, ci parla della nascita del progetto di riqualificazione nel quartiere Appia Tuscolano, come “progetto che nasce dall’osservazione delle cabine telefoniche che sono diventate oggetto di degrado. La cabina, però, in passato è stata un mezzo rivoluzionario per mettere in comunicazione le persone e allora perché non usarla per mettere in comunicazione le persone e la cultura?”

Come si scelgono le cabine da trasformare in bibliocabine?

“Le cabine devono avere intorno a loro uno spazio in cui poter organizzare anche presentazioni di libri, piccole esibizioni musicali, piccole mostre e altro, ed essere in una posizione sufficientemente illuminata.”

Qual è l’obiettivo finale del progetto? Quale la risposta del pubblico?

“L’obiettivo è quello di mettere in risalto il bello che già esiste, che la frenesia con la quale affrontiamo la vita spesso non ci fa notare. L’unica cabina che per il momento abbiamo trasformato, quella di Via Pinerolo, è frequentatissima ed amatissima . A volte bisogna fare la fila per potervi accedere.”

I prossimi eventi delle bibliocabine

Quali sono i prossimi eventi delle bibliocabine?

“Tutte le settimane ci sono passeggiate storico culturali archeologiche guidate da volontari dell’associazione, completamente gratuite, come lo sono tutti gli eventi legati alle bibliocabine e al progetto legARTI che mette insieme la parte prettamente di bookcrossing con gli eventi culturali a lui collegati. Inoltre il 23 maggio alla Romanina sarà inaugurato un percorso che ha per oggetto la legalità e
la giustizia. Un percorso che inizia da un murales realizzato sul muro di cinta della scuola primaria Matisse realizzato dagli/lle studenti/esse dell’istituto comprensivo Raffaello sotto la guida della street artist Alessandra D’Andrea (in arte Alex) e proseguirà con un percorso di 15 QRCode  in cui  sentirete le voci degli stessi ragazze e ragazzi dell’istituto che parleranno di uomini e donne che hanno perso la vita per la legalità e la giustizia. Le storie sono state scritte dagli stessi studenti e studentesse che hanno partecipato agli incontri dell’associazione Libera.Il murales è stato invece realizzato grazie al contributo dell’associazione Retake e le voci dei bambini sono state tradotte nel linguaggio dei segni dalle associazioni Io Se Posso Komunico e CODA (Children Of Deaf Adults).”

Esiste anche un sito LegARTI sul quale poter seguire tutti gli eventi organizzati http://legarti.somee.com/ e trovare anche gli altri punti di bookcrossing legati al progetto che attualmente sono 12 su tutto il territorio del VII Municipio.