Qualche giorno fa, una voragine si è aperta spontaneamente vicino al Pantheon, in Piazza della Rotonda. L’evento ha avuto risvolti inaspettati: infatti nella buca sono stati individuati reperti archeologici di epoca imperiale.
Voragine Pantheon, cosa nascondeva?
Dalla voragine del Pantheon, quasi tre metri sotto al suolo, ha fatto capolino una pavimentazione di epoca imperiale. Le lastre di travertino sono sette. Misurano circa 80 per 90 centimetri, con uno spessore di 30 centimetri. In realtà già negli anni ’90 erano venute alla luce a seguito di scavi per la costruzione di una galleria.
La pavimentazione emersa a seguito dell’apertura della voragine davanti al Pantheon sembrano appartenere all’epoca della ristrutturazione della piazza, voluta dall’Imperatore Adriano (II secolo d.C.).
Il Soprintendente Speciale di Roma Daniela Porro ha spiegato:
Dopo oltre vent’anni dal loro primo rinvenimento riemergono intatte le lastre della pavimentazione antica della piazza antistante al Pantheon, protette da uno strato di pozzolana fine. Una dimostrazione inequivocabile di quanto sia importante la tutela archeologica, non solo una occasione di conoscenza, ma fondamentale per la conservazione delle testimonianze della nostra storia, un patrimonio inestimabile in particolare in una città come Roma.
A seguito dell’apertura della buca, il cantiere, prima messo in mano al I Municipio, è ora di pertinenza di Acea. A stretto giro seguiranno l’opera di ripristino dell’impianto idrico e ulteriori indagini archeologiche della Soprintendenza Speciale di Roma in collaborazione con la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.