Dalla Tv al palcoscenico: Rossella Brescia a teatro interpreta Carmen, diretta da Luciano Cannito. E’ grazie a questo spettacolo che è iniziata la loro storia d’amore. Il balletto sarà in scena al Teatro Ghione dal 29 gennaio al 3 febbraio
Rossella Brescia a teatro interpreta Carmen: ‘Un po’ sono come lei’. Intervista
Dal 29 gennaio al 3 febbraio al Teatro Ghione di Roma arriva ‘Carmen’ il balletto scritto e diretto da Luciano Cannito e interpretato da Rossella Brescia.
Un adattamento dell’opera lirica di Bizet, che mantiene la struttura narrativa e le musiche ma che viene ambientato ai giorni nostri. Rossella Brescia a teatro veste i panni della profuga Carmen, donna dal carattere forte deciso determinato. Una donna passionale, che combatte per i suoi ideali. Abbiamo incontrato la ballerina durante la prova generale dello spettacolo, e con lei abbiamo parlato di danza, di migranti, di amore (perché è proprio con questo spettacolo che lei e il coreografo Luciano Cannito si sono conosciuti e innamorati) e di Amici.
Rossella Brescia a teatro: Carmen una storia mediterranea, più che mai attuale
“La storia di Carmen, essendo una grande storia conosciuta da tutti, porta con se grandi responsabilità. In più potremmo sottotitolare questa versione “una storia mediterranea”, perché parla di una Carmen che non è più una sigaraia (come nell’originale) ma è una profuga che sbarca a Lampedusa. Un tema attuale perché purtroppo ci sono troppi esempi di questo. Esempi che ci sono da tempo, se consideri che Luciano Cannito questo balletto lo aveva creato nel 1995, quindi tantissimo tempo fa.
E ancora oggi nel 2019 ci ritroviamo a parlare di profughi. E’ una storia mediterranea, ma è anche una storia di passione. Nel corso del balletto verrà sviscerata la storia e il carattere di questa donna, un carattere incredibile. Lei è una donna coraggiosa una donna passionale una donna che combatte per i suoi ideali. Dico sempre che Carmen si distingue per il coraggio delle sue idee ed è la cosa che mi piace di più.”
Rossella Brescia a Teatro: il ruolo dell’artista. “Non puoi fare l’artista se hai i paraocchi”.
Parlando della questione migranti, mi vengono in mente le parole dette da Rocco Papaleo sulla querelle Baglioni e Salvini (leggi qui). Papaleo ha detto: “credo che il ruolo dell’artista sia proprio quello di cantare quello che accade. Un artista ha una carta bianca, può dire quello che pensa attraverso la sua opera”. Sei d’accordo con questa visione?
“Assolutamente si. In questo momento ti parlo da artista, ma se vuoi ti parlo anche da persona. Umanamente è chiaro che quando vedo una persona in pericolo la aiuto, credo che tutti lo farebbero. Ed è ovvio che la posizione del politico sia un’altra perché deve gestire una nazione intera.
In questo momento mi sento di parlare umanamente e da artista, e trovo che le parole di Papaleo siano sacrosante perché un artista deve essere libero. Non si può fare questo lavoro con delle costrizioni o stando ingabbiati in certi parametri. L’artista deve avere idee a 360°, deve essere aperto a qualsiasi proposta e a qualsiasi tipo di stile, anche per quello che vediamo qui nella danza. Poi uno può accettarlo o meno è ovvio, ma non puoi fare l’artista se hai i paraocchi”.
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Rossella Brescia a teatro con Carmen, ha incontrato l’amore
“Questa Carmen ha dato la possibilità a me e Luciano di conoscerci, quindi in questo senso è stata assolutamente galeotta! Da lì poi sono nati altri lavori ed è nata anche la nostra bellissima storia. Ecco perché sono maggiormente legata a questo personaggio. E forse anche perché un pochino sono come lei. E’ differente da me nell’ostentare avvenenza, io non sono proprio così, però è stato divertente mettermi alla prova.
Quello che mi piace di lei è questo suo andare avanti, non dire mai no. Prima di dire no succede veramente di tutto, si fa ammazzare pur di vivere la vita come l’ha sempre desiderata e bramata. Penso che la cosa che possa piacere di più vedendo questo balletto, sia proprio la forza di Carmen. E poi molte donne ci si immedesimano, non nella parte drammatica sia chiaro, parlo della parte passionale del vivere con grande passione la vita. E’ la cosa più affascinante.”
Rossella Brescia a teatro è Carmen, ma quando è a casa ogni tanto guarda Amici?
“Si a volte seguo. Non mi capita spesso di essere a casa, ma quando sono a casa magari mi rilasso e guardo un po’ di televisione. Non sono una che demonizza la televisione, tante volte mi fa anche compagnia quando non si tratta delle miei serie tv (perché anche io sono serie tv addicted!). Però quando magari mi va di guardare un po’ di tv, perché no”.
Lei che è stata insegnante nella scuola di Amici, cosa pensa delle parole di Timor Steffens che ha detto ad uno degli alunni che non avendo talento era meglio se lasciava il posto a qualcun altro all’interno della scuola. E’ d’accordo? Quanto è importante avere talento?
“Il talento è un bel trampolino di lancio, che ti da quell’energia giusta per fare questo mestiere che è difficilissimo. Devi avere una bella tempra per farlo. Quindi se ti senti un po’ vincente e vedi che in una minia parte le cose ti riescono, che sono tue, è chiaro che tutto questo ti aiuta. Però il talento non basta. Ci vuole tanta testa, ci vuole il cuore e la testa. Vedo tante persone che hanno talento e che lo buttano via, non lo coltivano. Il talento va coltivato è come una pianta, la devi coltivare. Ti devi amare moltissimo e rispettare.”
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