Santa Maria del Popolo, la chiesa che custodisce le preziose opere di Caravaggio (e non solo), è uno dei luoghi sacri più amati dai romani. In pochi però sanno che venne costruita su un luogo macabro…
Non tutti sanno che a Roma è possibile ammirare alcune delle più grandi opere di Caravaggio senza spendere un euro e senza fare noiose file: basta andare in una delle chiese che conservano le sue tele.
Come Santa Maria del Popolo, tra le più belle e famose di tutta la città: un luogo di culto tra i più ricchi di preziose opere d’arte, il cui passato però nasconde inquietanti misteri.
Santa Maria del Popolo: cosa nasconde?
Chi vive a Roma la conosce benissimo e anche tra i visitatori della città eterna è uno dei luoghi maggiormente visitati. Parliamo della meravigliosa Chiesa di Santa Maria del Popolo, che si erge nella centralissima Piazza del Popolo.
Costruita nel 1200, la chiesa fu restaurata più volte nei secoli a venire da artisti del calibro di Raffaello, Bernini e Caravaggio, che hanno lasciato la loro originale impronta.
Nella cappella Cerasi, ad esempio, si possono ammirare anche ora oggi due incredibili tele del maestro del chiaroscuro: La vocazione di San Paolo ed Il martirio di San Pietro firmate dal grande Caravaggio.
La cappella Chigi, invece, fu progettata dal genio di Raffaello e impreziosita poi con le sculture realizzate dal Bernini.
Insomma, Santa Maria del Popolo è vero e proprio scrigno di tesori la cui fondazione però è caratterizzata da un passato che ha a che fare con leggende di streghe e fantasmi.
Un luogo macabro
Prima di ospitare questa meravigliosa chiesa, Piazza del Popolo era un luogo davvero macabro in cui aleggiavano spiriti maligni e fantasmi.
Tutta colpa, pare, di Nerone che si fece uccidere e seppellire proprio lì: sulla sua tomba venne piantato un albero che secondo la leggenda richiamava demoni ed entità inquietanti.
Nel 1100, il Papa dell’epoca decise di far esorcizzare quel luogo: fece disseppellire i resti dell’imperatore e abbattere quella pianta malefica.
Al posto della tomba di Nerone, il pontefice volle innalzare una cappella dedicata alla Madonna, dalla quale poi, un secolo più tardi, sarebbe nata la Chiesa di Santa Maria del Popolo.
Ma l’ombra della morte è poi tornata nuovamente ad aleggiare su quella piazza: fino alla metà del 1800, infatti, era qui che venivano eseguite le condanne a morte ordinate dal governo pontificio.
Non era dunque inusuale, all’epoca, imbattersi in decapitazioni o impiccagioni.
Dopo aver scoperto queste storie oscure, da oggi guarderete alla Chiesa di Santa Maria del Popolo con occhi diversi?
(foto: GettyImages/Kikapress)