“Sei come il cacio sui maccheroni” è un’espressione dialettale romana che affonda le sue radici nel Medioevo.
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Il significato del detto “sei come il cacio sui maccheroni”
“Sei come il cacio sui maccheroni” è un’espressione usata frequentemente a Roma e nelle zone adiacenti da molti secoli. Un modo di dire molto conosciuto anche fuori dai confini della Capitale, a testimonianza di quanto sia diffuso.
Il suo significato è molto semplice ed è da ricercare nella tradizione culinaria romana. Si sa che la coppia formata da pasta e formaggio riscuote grande successo. Da questa mescolanza di sapori sono nati grandi piatti nel corso della storia, come la famosa “cacio e pepe”.
In particolare, il formaggio insaporisce la pasta, rendendola succulenta, in un abbinamento che ha pochi eguali. Essere “il cacio sui maccheroni” quindi vuol dire essere una persona in grado insaporire, semplicemente perfetta per una determinata situazione.
Il segreto dell’abbinamento sembra stare nella presenza del glutammato che costituisce il quinto gusto dei formaggi e che arricchisce il gusto degli altri componenti dei condimenti per la pasta.
Le radici del modo di dire
Alcuni modi di dire romani hanno radici molto profonde che arrivano persino fino all’antica Roma. In questo caso dobbiamo fermarci un po’ prima, fino al Medioevo. Infatti, è durante il Medioevo che si comincia a sperimentare l’abbinamento formaggio e maccheroni, o meglio ancora, formaggio e carboidrato.
Dal Medioevo in poi, quindi, le paste secche di grano duro e quelle fresche all’uovo di grano tenero avevano come condimento principale, se non esclusivo, il formaggio.
Nel primo Medioevo, infatti, la pasta (i maccheroni in particolare) iniziò ad essere assaporata con una spolverata di formaggio. Un’antica tradizione che oggi si è evoluta, migliorata ed è arrivata fino a noi con una delle ricette gastronomiche più amate d’Italia: i maccheroni al formaggio.