Il Colosseo è da sempre il tempio del sole di Roma, protagonista di giochi di luce risalenti all’età imperiale, durante il solstizio d’estate.
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Il solstizio d’estate a Roma
Il 21 giugno segna il giorno con più luce durante l’anno in tutto l’emisfero boreale. Roma non fa eccezione a questa regola, anzi. Sembra che la città eterna abbia sfruttato questo giorno particolare per costruirci intorno uno dei suoi monumenti più importanti.
Naturalmente in tutto il mondo il solstizio d’estate viene festeggiato per accogliere la nuova stagione a braccia aperte. Ogni anno molti appassionati di yoga si riversano in Times Square a New York per una lezione di yoga gratuita, ad esempio. Altrimenti si rievoca l’antica usanza Maya, come a El Salvador, con un rito volto a bilanciare l’energia di Madre Terra.
Il Colosseo
A Roma si festeggia in modo più pacato, l’arrivo della stagione estiva è atteso, ma con il giusto entusiasmo. Probabilmente si festeggiava molto di più nell’antica Roma, quella imperiale.
Infatti, il fotografo e filmmaker Alessio Consorte ha scoperto nel 2019 un segreto celato da oltre duemila anni. Infatti, come spiega l’archeoastronomo Adriano Gaspani (INAF), il Colosseo, il Tempio di Venere e Roma stessa, con la Via Sacra ed il Campidoglio, sono allineate con l’asse del solstizio d’estate. Questo crea un gioco di luce con effetto prismatico nel giorno del solstizio d’estate proprio ai piedi del Colosseo.
L’asse del sole si allinea perpendicolarmente al centro del monumento, per poi tramontare in direzione del Tempio di Venere e Roma, nel punto dove probabilmente era collocata la gigantesca statua detta “Colosso di Nerone”, alta circa 36 metri. I raggi solari, irradiati e riflessi sulla scultura, diffondevano un effetto prismatico spettacolare nel vestibolo della Domus Aurea.
Questa effetto fa anche sorgere nuovi dubbi e nuove tesi sulla fondazione stessa di Roma.