Spiagge da evitare nel Lazio: 10 posti dove non dovresti fare il bagno

La Regione Lazio ha realizzato una lista delle acque non adibite alla balneazione per l’anno 2024. Sono le cosiddette “Bandiere nere”, considerate pericolose per la nostra salute.

Negli ultimi anni, l’attenzione verso la sostenibilità ambientale ha ricoperto un ruolo centrale nonché necessario per mantenere in equilibrio il nostro ecosistema naturale. Uno degli ambienti maggiormente colpiti dall’inquinamento ambientale sono proprio le acque. L’inquinamento idrico contamina in maniera sempre più allarmante mari, fiumi e laghi, a causa degli scarichi abusivi di liquami e dei rifiuti di qualsiasi tipo: domestici, industriali e urbani.

Ad oggi, sono molte le realtà che portano avanti la causa con iniziative volte a proteggere e pulire mari e spiagge. Tra queste, troviamo la FEE (Foundation for Environmental Education), la più grande organizzazione mondiale di educazione ambientale, presente in 81 paesi dei 5 continenti, che ha istituito diversi programmi volti a salvaguardare il territorio, tra cui la “Bandiera Blu”.

Ma cosa significa “Bandiera Blu”?

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La “Bandiera Blu” è un riconoscimento internazionale istituito nel 1987 e assegnato ogni anno in 50 paesi. Questo riconoscimento viene dato alle amministrazioni comunali rivierasche per la gestione delle tematiche ambientali, con particolare riferimento alla salvaguardia dell’ecosistema marino. L’Italia, come penisola, ha da sempre a cuore il mantenimento delle proprie spiagge, centrali per la bellezza e il turismo del Paese.

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Sono , infatti, 485 i mari italiani che, quest’anno, sono riusciti ad ottenere questa certificazione grazie alla qualità delle acque di balneazione, alla gestione ambientale, ai servizi e alla sicurezza delle spiagge, e all’educazione ambientale.

Bandiere Nere, le spiagge non adibite alla balneazione

Oltre ai numerosi riconoscimenti, anche l’Italia ha dovuto fare i conti con le “bandiere nere”, ovvero alcuni litorali da evitare a causa dell’inquinamento e della qualità delle acque.

Oggi vi indichiamo i 10 divieti presenti nel Lazio:

  • Provincia di Viterbo: Montalto di Castro (Da Tenuta Marchese Guglielmi a Foce Fiume Fiora); Tarquinia (Tarquinia Poligono militare, Foce Fiume Marta e 400 m dx fiume Marta)

Mentre, in provincia di Roma, troviamo:

  • Civitavecchia (Da 1400 mt sx Torre Valdaliga a Porto di Civitavecchia, Foci Fossi Infernaccio e Scarpatosta, Porto di Traiano)
  • Santa Marinella (Foce Fosso delle Guardiole, Da Porticciolo di Santa Marinella a Foce Fosso Santa Maria Morgana, Foce Fossi Castelsecco e delle Buche, Foce Fosso di Pontenuovo e Poligono militare di Santa Marinella fino a confine comunale)
  • Cerveteri (Da confine comunale Poligono militare –a Foce Fosso Turbino e Foce Fosso Zambra)
  • Ladispoli (Foce Fossi Vaccina e Sanguinara)
  • Fiumicino (Foce Fosso Cupino, Foce Fosso delle Cadute, Foce Fosso Tre Denari, Foce Fiume Arrone e Foce Fiume Tevere)
  • Roma (Tenuta Presidenziale e Destra Foce Fiume Tevere)
  • Pomezia (Foce Fosso Pratica, Foce Fosso della Crocetta, Foce Fosso Orfeo e Sinistra Foce Rio Torto)
  • Ardea: (Foce di fossi e canali – tratto di costa di 4 km)

È fondamentale prendersi cura delle nostre spiagge, non solo per godere della loro bellezza, ma soprattutto per promuovere la salvaguardia delle nostre acque, adottando pratiche sostenibili e rispettando le normative ambientali che possono garantire un futuro più sano e sicuro per le generazioni a venire.