SPQR, cosa vuol dire realmente? Il significato che non tutti i romani conoscono

Quante volte avete sentito la sigla SPQR senza sapere il vero significato? Si tratta di un simbolo che racchiude una parte della storia di Roma facendo riferimento ad alcune figure importanti dello Stato Romano come il Senato e il Popolo. infatti, esso è l’acronimo di Senatus Popolusque Romanus, vale a dire il Senato e il Popolo Romano.

SPQR, qual è il significato della scritta?

La scritta SPQR è una delle più presenti nella Capitale che rimanda al passato dell’Antica Roma e fa riferimento a tanti significati. Infatti, alcuni teorici e storici hanno parlato e lavorato a lungo su tale sigla affermando di essere in dubbio sull’origine che tutti hanno sempre riconosciuto. Secondo i Sabini, antico popolo laziale, il significato era “Sabinis Populis Quis Resistet?“, cioè “Chi potrà resistere ai popoli Sabini?”, ma la risposta non sarebbe piaciuta al popolo stesso in quanto esso venne sconfitto ed assimilato dal più grande popolo dei Romani.

LEGGI ANCHE:–La ‘Roma bene’ perché si dice così? Il significato di questa espressione

Un’altra interpretazione rimanda al 1833 quando Gioacchino Belli dona un nuovo significato alla scritta in uno dei suoi sonetti. SPQR vuole significare “Soli Preti Qui Regnano”, in onore del pontefice Gregorio XVI e del potere del Vaticano che, proprio come quello dell’impero romano, era riuscito a superare ogni altro potere e a prendere il controllo di un territorio ampio nell’Italia centrale per tutto il periodo medievale e rinascimentale.

Altre interpretazioni della sigla

Da tale storia, vi sono altre sfumature date alla scritta che sono “Sublato Papa Quietum Regnum” cioè “Morto un Papa Quieto il Regno”. In tempi recenti, invece, la sigla si è trasformata in qualcosa di offensivo nei confronti del popolo romano. Qualcuno ironizza sulla società che vie in una città unica con tanto potenziale che, però, non sarebbe compresa nel profondo.

Senza dubbio, SPQR è una scritta che fa parte della storia del popolo romano ed è un’eredità della città eterna che sottolinea le forze di uno stato che per 466 anni ha governato saldamente il proprio territorio: Senatus Populus Que Romanus.

FOTO: SHUTTERSTOCK