Vicino alla Stazione Termini si ‘nasconde’ uno dei chiostri più grandi d’Italia: varcata la soglia vivrai un’emozione unica

Roma è ricca di Chiostri, tra questi ce n’è uno che si estende per circa 10 000 metri e si trova vicino alla Stazione Termini. Non solo è considerato uno dei più grandi in Italia ma di una bellezza senza tempo, ricco di storia. Ecco di quale stiamo parlando.

Chiostri vicino alla Stazione Termini: nome, storia e curiosità

Il Chiostro vicino alla Stazione Termini su cui vogliamo soffermare la nostra attenzione è quello delle Terme di Diocleziano che fu disegnato nel 1565 da Michelangelo. L’inizio dei lavori, tuttavia, avvenne un anno dopo la morte dell’artista ed il termine nel 1676. Il completamento dell’opera fu lungo a causa della mancanza dei finanziamenti.

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Il chiostro è un concentrato di stili come il sublime e grottesco e un connubio di epoche storiche differenti come quella dell’antica romana e rinascimentale, cristianesimo e paganesimo.

Le Terme erano così vaste che potevano accogliere più di 3000 persone. Inoltre, furono erette in un periodo in cui Roma aveva due imperatori, Diocleziano e Massimiano. Il luogo, tuttavia, fu abbandonato con l’arrivo dei Goti e Vandali che bloccarono gli acquedotti del territorio romano con lo scopo di assetare i nemici controllare la città.

L’opera simboleggia il passaggio dal dominio imperiale a quello della Chiesa, poiché con una bolla del 1561, papa Pio IV Medici richiese la trasformazione delle Terme di Diocleziano nella Chiesa e nella Certosa di Santa Maria degli Angeli.

Chiostri vicino alla Stazione Termini, come sono oggi le Terme di Diocleziano

Nel corso dei secoli il chiostro situato vicino alla Stazione Termini ha subito varie trasformazioni. Oggi è parte della Certosa, destinato in origine ai monaci. Precedentemente, nel 1868, ospitavano l’Ospizio Margherita di Savoia per i poveri ciechi.

Dal 1889 è sede del Museo Nazionale Romano che tutela e conserva oltre 600.000 reperti archeologici.

Al suo interno vi sono 100 colonne e molte statue e sarcofagi, tra questi teste di animali dalle grandi dimensioni, che potrebbero essere state recuperate dal Foro di Traiano nel 1586. Si tratta di uno dei luoghi più gettonati dai turisti che giungono nella Capitale.

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