I personaggi della famosa favola “La Bella e La Bestia” sono realmente esistiti e vivevano a Capodimonte a pochi chilometri da Roma.
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L’ispirazione dietro a “La Bella e La Bestia”
La favola “La Bella e La Bestia” è famosa in tutto il mondo grazie a Walt Disney che negli anni ’90 era alla ricerca di una storia che potesse cavalcare il grande successo della casa cinematografica. Con il film d’animazione del 1991, campione d’incassi quell’anno, e il suo remake in live action del 2015, in cui spicca Emma Watson nel ruolo da protagonista di Belle, oggi “La Bella e la Bestia” rientra di diritto nel nostro immaginario collettivo.
Per anni si è speculato sull’ispirazione che potesse esserci stata dietro la nascita della storia, individuando somiglianze con la favole di Amore e Psiche di Apuleio, o “L’asino d’oro” dello stesso autore. Si è pensato anche alla somiglianza con “Le piacevoli notti” del 1550 di Giovanni Francesco Straparola.
Non molti sanno, invece, che i personaggi protagonisti de “La Bella e La Bestia” sono realmente esistiti e hanno calcato le sponde del Lago di Bolsena, a pochi chilometri da Roma, presso la corte del Principe di Parma.
Dalla Francia a Capodimonte, la storia di Pedro Gonzales
Il vero nome della “Bestia” è Pedro Gonzales, un uomo del ‘500, che ha vissuto in Francia e, successivamente, a Capodimonte. Pedro Gonzales era un uomo che oggi definiremmo affetto da ipertricosi, una patologia che comporta la crescita incontrollata di peli su tutta la superficie del corpo. L’aspetto di Pedro Gonzales lo classificava nella società cinquecentesca come un selvaggio, una vera e propria “Bestia” agli occhi dei nobili dell’epoca.
Per questo motivo Pedro Gonzales fu catturato a Tenerife e donato come regalo di nozze al re di Francia Enrico II, in occasione per l’appunto del suo matrimonio con Caterina de’ Medici. L’arrivo a corte di Pedro Gonzales fece il giro dell’Europa, come un evento stravagante, assolutamente da non perdere.
Enrico II si divertì ad educare il “selvaggio” Pedro Gonzales alle buone maniere, rendendolo un perfetto signorotto nobile, nonostante il suo particolare aspetto. Per questo motivo arrivò ben presto il momento di trovare moglie a Pedro Gonzales. Dal matrimonio che ne seguì nacquero quattro bambini, di cui due affetti dalla stessa ipertricosi.
Quando la dinastia Valois fu sul punto del collasso, Pedro Gonzales venne venduto ai principi di Parma. I Farnese ospitarono quindi “La Bella e La Bestia” a Capodimonte, sulle sponde del Lago di Bolsena. Qui, a Pedro Gonzales venne riconosciuto il rango da gentiluomo e potè vivere in tranquillità con la sua “Bella”.