Con una sapiente alternanza di brani vecchi e nuovi, i Subsonica sul palco del Palalottomatica regalano al pubblico oltre due ore e mezza di spettacolo puro
Subsonica live a Roma il 21 Febbraio al Palazzo dello Sport
C’è stato un tempo in cui qualunque ragazzo dai 15 ai 25 anni si muoveva imitando Boosta e Samuel, ballando come loro, suonando, cantando come loro. E qualunque ragazza avrebbe voluto con i due un incontro ravvicinato, il più ravvicinato possibile. Poi c’era il cultore che arrivava e diceva che la vera mente di tutto era l’unico e inimitabile Max Casacci, vero deus ex machina dei Subsonica.
La verità è che Samuel, Boosta, Max Casacci, Vicio e Ninja insieme hanno letteralmente segnato la storia della musica italiana. Hanno rappresentato un movimento, un modo di muoversi, un modo di vivere ed esprimersi unico e in grado di tracciare un solco imprescindibile per un’intera generazione. Una schiera di fan accaniti e sempre attenti che in questi giorni sta affollando i palazzetti per il tour di 8. A dimostrazione del fatto che ancora oggi Samuel, Boosta, Max, Vicio e Ninja rappresentano una macchina irriducibile che dichiara guerra alla tanta pochezza musicale che si sente suonare in Italia.
Subsonica: un movimento, un modo di muoversi, un modo di vivere ed esprimersi
In un momento storico in cui il personalismo musicale la fa da padrone e in cui le band sono sempre meno, i 5 sul palco dimostrano la potenza che può regalare al pubblico una formazione perfettamente orchestrata, amalgamata, complice e coerente come quella dei Subsonica. Il risultato è un live tra i migliori visti negli ultimi anni. Un concerto da non perdere non solo per i fan ma anche per i nuovi appassionati.
Con una sapiente alternanza di brani vecchi e nuovi, i Subsonica sul palco del Palalottomatica regalano al pubblico oltre due ore e mezza di spettacolo puro, totale, trascinando una platea affollatissima in 150 minuti di ritmo, suoni, bassi, voci modulate, batterie sincopate e tastiere inconfondibili, trasformando come sempre lo spazio intorno nell’unico e inimitabile Disco Labirinto che l’Italia abbia mai avuto.
“Roma è stata la prima città che ci ha incoraggiato e sostenuti. Quindi vogliamo fare noi un applauso alla carriera del pubblico romano”
sottolineano i Subsonica dal palco. E il pubblico romano non smentisce, ogni volto racconta il perchè, dopo oltre 20 anni di storia, sta ancora lì a ballare e lasciarsi riempire l’anima da brani ormai classici come Strade, Aurora Sogna, Liberi Tutti, quelli di passaggio come Benzina Ogoshi ma anche i nuovissimi e riuscitissimi Punto Critico, Jolly Roker e L’Incubo feat. Willie Peyote, ospite della serata romana e dell’intero tour.
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In quel palazzetto, che viene giù dall’energia che emana (e Samuel & Co. lo dichiarano apertamente) ci sono persone che possono dichiarare di aver assistito a decine e decine di concerti della formazione sabauda, ci sono quelli che seguivano quotidianamente il diario online di CasaSonica, ci sono quelli che si informavano sugli aftershow del gruppo per andare a conoscerli da vicino, quando ancora non esistevano i social. C’è una generazione inquieta che forse ancora cerca un posto. Quella famosa generazione che non è collocabile, che non è fatta di nativi digitali e non è analogica, che ha preso la crisi in pieno, ma senza avere le chiavi per risolverla. Una generazione che perfettamente si rispecchia nei Subsonica e che, nonostante il tempo passi, è ancora pronta a ballare, cantare ed emozionarsi.
L’appuntamento è per il live estivo al quale, di sicuro, non mancheremo. E poco male se oggi al posto degli accendini ci sono le torce dei cellulari accesi.