L’iconica Street Art di Banksy raggiunge anche Roma, con la sua mostra nella stazione Tiburtina “The World of Banksy”.
L’iconica Street Art di Banksy raggiunge anche Roma, con la sua mostra nella Stazione Tiburtina “The World of Banksy”.
“The World of Banksy”, il percorso della mostra
Oltre 100 opere, murales irriverenti e graffiti accusatori raccolti nella mostra nella Stazione Tiburtina a Roma del più noto Street artist del mondo. Banksy porta le sue opere in Italia, ma continuando a parlare con il linguaggio universale dell’arte. Un linguaggio ormai unico e iconico, quello di Banksy, fatto di scimmie, topi, poliziotti e molto altro, figure a cui è associato un significato specifico.
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“I topi esistono senza permesso. Sono odiati, cacciati e perseguitati. Vivono in una quieta disperazione tra la sporcizia. Eppure sono in grado di mettere in ginocchio intere civiltà.” – Banksy
Passeggiando tra le sue opere più famose, si attraversano tutte le fasi della produzione artistica dell’artista di Bristol. Dai topi, simbolo dell’artista “indesiderato dalla società”, passando per i graffiti e le iconiche critiche sociali, la mostra mette in luce tutto il suo percorso.
Il messaggio sociale
La produzione artistica di Banksy ha il suo punto di riferimento nel messaggio sociale. La critica alla società dei nostri giorni è presente nella stragrande maggioranza delle sue opere, in maniera più o meno velata. Approfondisce i temi del capitalismo, della guerra, del controllo sociale e della libertà, tutti concetti inseriti in una cornice di paradosso generale, che non permette all’individuo di esprimersi.
Il percorso della mostra aiuta il visitatore a immergersi nel mondo di Banksy, fatto dai suoi iconici simboli, ma soprattutto fatto di critica sociale. Il raggruppamento delle opere, per giunta in un contesto, quello della Stazione Tiburtina, che trasuda Street Art, fa sì che i messaggi dell’artista arrivino in modo chiaro, senza lasciare nulla indietro.
La sezione virtuale
“The World of Banksy” affianca al racconto espositivo tradizionale anche una sezione virtuale, i-Banksy, dove per la prima volta le opere d’arte più iconiche del misterioso street artist diventano animate grazie a brevi video che narrano la storia e la critica sociale che si celano dietro ai murales presenti in tutto il mondo.
É in questa sezione che il visitatore maggiormente si interroga sull’identità dell’artista. Inserito tra i vari schermi che rendono virtuali le opere di Banksy, ne troviamo un altro, che trasmette un programma sull’identità dell’artista britannico. Le ipotesi su chi si possa celare dietro a queste opere sono molte e nessuna sembra avere maggior presa delle altre. La volontà di Banksy, in questo senso, rimane intatta, mantenendo l’anonimato come sua firma principale.
“Non so perché le persone siano così ansiose di sbandierare i dettagli della propria vita privata; dimenticano che l’invisibilità è un super potere.” – Banksy