Perché a Trinità dei Monti vi sono due orologi che segnano due ore diverse? Tutto sulla storia della chiesa iniziata nel 1494
Roma è un monumento a cielo aperto dove perdersi nella sua bellezza è un piacere unico. Tanti i monumenti da vedere, le storie da conoscere e le tradizioni da assaporare. Ogni giorno milioni di turisti raggiungono la città eterna per ammirare la sua grandiosità ed ogni volta restano senza parole per così tanta maestosità. Trinità dei Monti è uno dei luoghi più amati dai visitatori, un must da vedere. Sapete perché ha due orologi che segnano due ore diverse? Scopriamolo.
Trinità dei Monti, la storia dei due orologi
Chiunque sia giunto nei pressi di Trinità dei Monti non ha potuto fare a meno di notare che il monumento è caratterizzato da due orologi, posti alla base dei campanili. Uno segna l’ora di Roma e l’altro di Parigi. Il motivo? Non tutti sanno che tale attrazione viene rivendicata da sempre dalla Francia.
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Il famoso monumento, infatti, sito a Piazza di Spagna, viene citato in un rapporto della Corte dei Conti francese secondo cui lo status viene attribuito a Parigi, criticando la gestione carente delle cinque chiese francofone a Roma.
Perché Parigi vuole Trinità dei Monti
Da sessant’anni vi è una diatriba tra Roma e Parigi per quanto riguarda il patrimonio “immobiliare e spirituale” francese a Roma che riguarda cinque chiese francofone e altri 13 immobili nel centro storico tra cui Villa Medici. L’affidamento dei monumenti interessati rientra negli accordi internazionali bilaterali tra la Francia e la Santa Sede.
Lo scorso 3 settembre, i magistrati della Corte dei Conti hanno fatto visita a Roma per analizzare nel dettaglio la gestione dei ‘Pieux Etablissements de la France à Rome et à Lorette’. Da tale verifica è emersa una questione spinosa inerente a Trinità dei Monti. Secondo quanto riferito dall’organo francese, all’interno del complesso vi sono due scuole pubbliche che “non soddisfano più le condizioni dell’accordo diplomatico originario” e che il rapporto raccomanda di lasciare libere entro il 2026.
Tale situazione rischia di ritornare su faccende del passato e riaccendere un antico conflitto riaffermando la proprietà francese su Trinità dei Monti.
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