La truffa delle telefonate mute, non commettere questo errore

Avete mai sentito parlare delle telefonate mute? Quante volte vi è capitato di sentire il telefono squillare, prenderlo e rispondere per poi non trovare nessuno dall’altra parte. Spesso si sente soltanto un rumore di sottofondo. Dopo pochi secondi la telefonata si chiude. Le cose non cambiano quando il destinatario prova a richiamare. Nella maggior parte, il numero non risponde più o è direttamente il numero è inesistente.

Truffa telefonate mute, in cosa consiste

La truffa telefonate mute sono chiamate che si ricollegano ad alcuni software utilizzati nei call center. Per aumentare l’efficienza e contattare il numero maggior di persone nel minore tempo possibile i software organizzano chiamate in modo automatico. Tuttavia, appena la chiamata raggiunge un numero valido, vale a dire attivo e funzionante, viene subito deviata ad un operatore disponibile.

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Le chiamate a vuoto sono il prodotto di scarto di tale procedimento. Se il software chiama due numeri contemporaneamente e uno risponde prima dell’altro, la chiamata finisce su un binario morto e viene chiusa immediatamente. Quando si riprova a chiamare, il numero è già inesistente perché generato da un software. In tal caso si tratta di una truffa non riuscita. Questa è solo una delle tante truffe che vi sono in giro e da cui bisogna stare attenti.

Cosa fare per evitare le chiamate mute

Per diminuire il numero di chiamate ricevute dal call center si consiglia di inserire il proprio numero nel registro delle opposizioni. Inoltre, il Garante della Privacy sta lavorando da tempo per trovare una soluzione e limitare il fenomeno. Siamo, quindi, in continua attesa per ricevere tutte le informazioni necessarie per bloccare le truffe.

Infine, nel comunicato stampa pubblicato dal Garante si legge un dettaglio inerente al rumore della chiamata. “L’utente non può più essere messo in attesa silenziosa ma il sistema deve generare una sorta di rumore ambientale, il cosiddetto “comfort noise” per dare la sensazione che la chiamata provenga da un call center e non da un eventuale molestatore”.

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