A Roma l’unico museo italiano dei videogiochi: il Vigamus. Un viaggio alla scoperta della loro nascita ed evoluzione, fino ad arrivare alle ultime innovazioni.
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Un tuffo nel passato dei videogiochi
Una volta entrati nel museo Vigamus di Roma, a pochi passi da Piazza Mazzini, è impossibile non ritrovarsi completamente catapultati nell’affascinante mondo dei videogiochi. Il percorso iniziale ripercorre la storia della nascita del videogioco, dalla sua forma più embrionale, suscitando un’incredibile sensazione nostalgica verso quei primi e ancora non perfezionati prodotti.
Un viaggio che inizia nel lontano 1958, con una semplice partita di tennis simulata. Fu un fisico statunitense, William Higinbotham ad ideare “Tennis for two” , quello che comunemente viene considerato “il primo videogioco della storia”.
In realtà si trattava solamente di un oscilloscopio, una semplice macchina bidimensionale che si occupa di misurare la variazione dei segnali elettrici su un grafico. Con questo oscilloscopio si simulava, in “Tennis for two”, proprio il movimento della pallina da tennis.
Da “Tennis for two” la mostra al Vigamus passa in rassegna la storia evolutiva dei videogiochi, con le fondamentali esperienze di Ralph Baer, Bill Rusch, Steve Russell e il suo Spacewar del 1962, il visionario Nolan Bushnell e molti altri.
La mostra tiene incollato il visitatore ad ogni prodotto esposto, dalle prime forme rudimentali di videogiochi, fino ad arrivare alle ultime generazioni.
Al Vigamus non solo storia, ma anche interattività
Una volta passata in rassegna la storia dei videogiochi, puoi fisicamente ripercorrerla. Nelle sale interattive, infatti, puoi giocare con console e videogiochi di ogni tipo, dall’iconico “Space Invaders”, passando per la Wii e alcuni dei giochi più famosi per pc.
Dopo aver riassaporato con nostalgia la storia di Pacman o del gioco per pc di “Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban”, è difficile non mettere piede anche nella sala “Xbox”.
Un’intera sala del Vigamus raccoglie, infatti, numerose console e postazioni di gioco per Xbox, offrendo la possibilità al giocatore di scegliere tra molti titoli, da Assassin’s Creed Valhalla a Fortinte.
Dal passato al presente, con uno sguardo sul futuro
L’evoluzione dei videogiochi non sarebbe completa senza uno sguardo a ciò che oggi si sta realizzando. La vera interattività della mostra, infatti, sta nella sua tappa finale: quella della sala virtuale.
Con l’aiuto dello staff del Vigamus, è possibile indossare un visore che simulerà una realtà virtuale con cui potrai interagire in un minigioco particolarmente coinvolgente. Un’esperienza imperdibile al termine del percorso, che lascia di stucco se si pensa alle prime sale della mostra e da dove si era partiti meno di 70 anni fa.