La biblioteca apostolica vaticana è una delle più antiche biblioteche del mondo e conserva al suo interno il Codex Vaticanus, il più antico manoscritto della Bibbia che si conosca.
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Una delle biblioteche più antiche al mondo: la Biblioteca Apostolica Vaticana
La Biblioteca Apostolica Vaticana è il cuore culturale del Vaticano e custodisce tesori letterari che risalgono a oltre due millenni fa. Fondata ufficialmente nel 1475 da papa Sisto IV, la biblioteca è il risultato della visione innovativa dell’umanista e bibliofilo Tomaso Parentucelli, futuro papa Niccolò V.
Inizialmente si trovava in una sala al pianterreno del Vaticano e la collezione cresceva costantemente, passando dai 350 codici della biblioteca avignonese ai 1.200 registrati alla morte di Niccolò V. Man mano che i libri crescevano in numero si manifestava la necessità di uno spazio più grande. Papa Sisto V allora intraprese un ambizioso progetto commissionando all’architetto Domenico Fontana la costruzione di un nuovo edificio.
Il risultato del lavoro fu il magnifico Salone Sistino, un’aula a due navate decorata con affreschi di artisti del calibro di Melozzo da Forlì e Antoniazzo Romano. Così la Biblioteca Apostolica Vaticana divenne un faro per gli studiosi, offrendo un ricco patrimonio di manoscritti, codici, incunaboli, e opere rare.
Il tesoro all’interno
Oltre a custodire il celebre Codex Vaticanus, il manoscritto completo più antico della Bibbia, la biblioteca vanta opere preziose come la Bibbia Urbinate, il Trattato sulla falconeria di Federico II di Svevia, la Geografia di Tolomeo, la Bibbia di Gutenberg, il Sidereus Nuncius di Galileo Galilei e molto altro. Un vero tesoro che racconta la storia dell’umanità attraverso le pagine di libri antichi e rari.
Ad oggi contiene oltre 80.000 manoscritti, 150.000 codici, 300.000 monete e medaglie e una vasta collezione di opere d’arte.