Lo “sgraffito” della facciata del palazzo in Via Crispi rappresenta gli artisti Raffaello, Michelangelo e Tiziano circondati da fantastiche creature.
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La facciata del palazzo in Via Crispi cosa rappresenta?
Lo sgraffito è un’espressione artistica che si differenzia dai semplici graffiti murari e prende le mosse dalle tecniche pittoriche più avanzate. Si tratta di una tecnica di realizzazione che aiuta sensibilmente a decorare le città, attraverso le facciate dei palazzi, donandogli uno stile spesso rinascimentale dall’eleganza indiscussa.
Questo è anche il caso dello sgraffito sulla facciata di un palazzo di Via Crispi a Roma al civico 89, realizzato nel 1890, in pieno periodo risorgimentale, un’epoca che guardava alla riscoperta del rinascimento con un occhio di riguardo. Oggi lo sgraffito in Via Crispi offre la possibilità di godere di questa piccola porzione di bellezza nel pieno della città di Roma, contribuendo al fascino che trasmette ai visitatori e agli stessi cittadini.
In Via Crispi è rappresentata un’immagine molto particolare. Sono tre i grandi artisti rinascimentali rappresentati sullo sgraffito: Raffaello, Michelangelo e Tiziano. Circondano queste tre figure una serie di fantastiche creature come cavalli alati con la coda marina, chimere, delfini e aquile. Intorno a loro intrecci come ghirlande fitomorfe, coppe di frutta, conchiglie e foglie d’acanto.
Com’è stato realizzato?
Lo sgraffito nei palazzi di Roma rappresenta, come detto, un genere artistico a sé stante. Non sono frequenti quanto lo sono a Firenze, ma contribuiscono ad arricchire il volto artistico della città di Roma, donando piccole rappresentazioni di bellezza in giro per la città.
Lo sgraffito, come quello situato al civico 89 di Via Crispi, è realizzato attraverso una tecnica per sottrazione. Passati sulla superficie da graffiare due o più strati di intonaco di colore diverso, si levano via lo o gli strati superiori per far apparire il colore sottostante realizzando così un disegno.