Piazza Cinecittà, venerdì 21 giugno 2019
ore 17-24
1964: è l’anno in cui la mia famiglia (4 persone: padre, madre, due figli maschi) si trasferisce dall’Appio, in Via Giovanni Botero, a Don Bosco, in un appartamento di un palazzo di nuova costruzione (addirittura in fase di ultimazione) alla fine di Via Flavio Stilicone, angolo Viale Marco Fulvio Nobiliore.
Il quartiere è un quartiere-dormitorio, si è sviluppato tra gli storici Quadraro e Cinecittà, lungo la direttrice della Via Tuscolana.
Nello storico ed eroico Quadraro c’è il Monte del Grano e c’è la chiesa più antica del quartiere: Santa Maria del Buon Consiglio, che quest’anno festeggia i 100 anni.
A Cinecittà c’è la cittadella del Cinema voluta da Mussolini con il Centro Sperimentale di Cinematografia (1935), gli stabilimenti cinematografici di “Cinecittà” (1937) e l’Istituto “Luce” (1937, oggi sede del VII^ Municipio).
Poi ci sono le case costruite nell’area di Cecafumo, quelle dei 3 interventi urbanistici detti del Tuscolano: Tuscolano I (tra Via del Quadraro, Via Tuscolana, Via Valerio Publicola, Via Lemonia); Tuscolano II (tra Largo Spartaco, Via del Quadraro, Via Selinunte e Via Cartagine), dove spicca il palazzo a “V” aperta (familiarmente “Boomerang”) di largo Spartaco; Tuscolano III, con le case INA-Casa in stile “Marocco” dell’architetto Adalberto Libera, in Via Selinunte, ed il mercato coperto di Cecafumo.
Infine c’è lo sviluppo urbanistico attorno al nucleo della chiesa di San Giovanni Bosco, chiesa “metafisica” dell’architetto razionalista Giovanni Riccardi. Iniziata nel 1952, consacrata nel 1959, completata nel 1964. Sulla facciata, i 4 angeli bronzei di Alessandro Monteleone; l’altorilievo di Antonio Dazzi raffigurante l’Apoteosi di San Giovanni Bosco. La Basilica ha due torri campanarie simmetriche su una delle quali sono installate le campane. Il cui concerto è uno dei più grandi concerti di campane di Roma, sia per numero che per tonalità:
SIb2 – DO3 – RE3 – MIb3 – FA3 – SOL3 – LA3 – SIb3 – DO4.
All’interno della chiesa, sul presbiterio, si trova il grande organo a canne Tamburini opus 394, costruito nel 1959. Progettato dal grande organista romano Fernando Germani, organista in San Pietro dal 1948 al 1959, è stato revisionato e restaurato nel 1988 da Alvaro Vercelli e nuovamente revisionato e restaurato nel 1994. L’organo è uno dei più grandi organi d’Italia: ha 70 registri reali e 40 derivati, per un totale di 5.274 canne e 13 campane tubolari.
Nello stesso 1964 inizia la costruzione della Chiesa di San Policarpo, che verrà inaugurata nel 1967.
Delimitati tra l’aeroporto di Centocelle ed il Parco degli Acquedotti, i quartieri Quadraro-Appio Claudio-Don Bosco-Cinecittà possono contare su 4 mercati rionali: il già citato Tuscolano III o Cecafumo; Piazza dei Tribuni; Marco Fulvio Nobiliore (oggi scomparso); Largo Appio Claudio (poi trasferito in Largo Giulio Capitolino).
Ci sono 4 cinema: due sulla Tuscolana, quasi uno di fronte all’altro come Scilla e Cariddi, l’ “Atlantic” e il “Bristol” (oggi sede del “San Raffaele”), il “Marconi” in Via Chiovenda (oggi sede della “Chiesa Cristiana Evangelica”) e la sala parrocchiale “Don Bosco”. Sono spariti il “Nuovo Quadraro” sulla Tuscolana (oggi sede della finanziaria “Compass”) ed il “Folgore” in Via dei Quintili (oggi sede della “Chiesa Evangelica Coreana” di Roma”)
C’è l’ “Oasi Park”, una sorta di “Luneur”-bonsai per la gioia dei bambini del quartiere (me compreso), creata da Ugo Melandri nel 1963 ed attualmente gestito dalla famiglia Melandri. Dal 1984 non più con ingresso da Viale San Giovanni Bosco 125 (per far posto alla Scuola “Intermundia”) ma dal retro, da Via Tarquinio Collatino 56.
C’è il mitico tramvetto 907 linea “Termini-Cinecittà” a una carrozza, con la Stanga, a due carrozze. Ci sono gli autobus T1, T2, T3 e T4.
C’è la torre ghibellina in Piazza dei Consoli. Ci sono i baraccati agli acquedotti, dove nel 1969 si trasferisce don Roberto Sardelli per creare la mitica “Scuola 725” (dal nome della baracca che lo ospita). Al Parco degli Acquedotti ci sono la Villa delle Vignacce, il Casale di Roma Vecchia ed il Casaletto del Sellaro. Ma anche la misteriosa “Grotta dei 100 scalini” che, pare, condurrebbe sotterraneamente fino al centro di Roma!…
Ci sono gli zingari al Mandrione, la Delegazione amministrativa per i documenti si trova in Via Opita Oppio, non c’è una biblioteca comunale. All’insegna del primo, timido intervento di decentramento amministrativo, viene creata la figura dell’ “aggiunto del Sindaco”. Il primo, nella X^ Circoscrizione, è il socialdemocratico Robinio Costi.
Poi finalmente, nel 1978, in piazza Aruleno Celio Sabino apre, per opera di Alfonso Della Rocca la birreria “Re Sole”: è il primo segnale cultural-ricreativo in un quartiere dormitorio. Non a caso, Alfonso Della Rocca viene dal circolo “ARCI” della X^ Circoscrizione (dal 2001, con la giunta Veltroni, si chiameranno Municipi).
Due anni dopo entra in esercizio la metropolitana linea A. E nel 1988 viene inaugurato, dopo aver sfrattato un campo di calcio, il primo centro commerciale di Roma: “Cinecittà 2”
Il quartiere si trasforma così da quartiere-dormitorio a semi-periferia pulsante.
Il resto è cronaca, recente ed attuale.
1964, dicevo all’inizio. Resto ossessionato dalla canzone “Per una notte no” cantata da Gianni Morandi (scoprirò anni dopo che gli autori sono Franco Migliacci per il testo, Armando Trovajoli per la musica, e che è inserita nel film ad episodi “La mia signora”): faccio il piccolo garzone di bottega presso un vinaio e, con le mance che ricevo, almeno una volta al giorno inserisco 50 £ire nel juke-box per ascoltare la canzone. Juke-box dove imperversa il tema alla tromba di “Per un pugno di dollari” di Ennio Morricone. Poi anch’io, ancorché bambino, vengo travolto dallo tsunami “Beatles”. Poi scopro Bach, Beethoven, Mozart, Puccini, Rossini, Verdi. Ammiro il talento di Lucio Battisti, resto affascinato da quella forza della natura che è Domenico Modugno, m’innamoro della voce di Mina. E poi arriva Burt Bacharach, seguito a ruota da Ennio Morricone.
Nel 1970 imperversa alla radio, nel programma “Alto gradimento” di Gianni Boncompagni e Renzo Arbore, “Una favola blu” di Claudio Baglioni. Ma la canzone che mi penetra, e che ancora oggi mi porto dentro, è “Jenny” degli Alunni Del Sole,.
A 14 anni la prima chitarra per imparare il giro di do con cui fare il galletto sulla spiaggia d’estate con le ragazzine. Poi il primo corso serio di chitarra presso la chiesa di “San Giovanni Bosco” con Gianluigi Contesini, teoria & solfeggio col M° Lalla, i primi rudimenti di pianoforte con Marcella Alessandri, percussioni con Pierluigi Monti.
Nel 1982 sono allievo di Sergio Miceli ed Ennio Morricone presso il “C.A.MS.” (Centro Arti e Mestieri dello Spettacolo) di Roma nel corso di formazione “Il mestiere della musica – la musica per film”. Nel 1988 partecipo, insieme al musicista Piero Bruni (uno dei primi maestri della mitica “Corale Cinecittà”), al concorso internazionale di composizione di musica per il cinema “Trento Cinema – La colonna sonora” (presidente di giuria: Ennio Morricone). Nel 2004, sono allievo al master internazionale Musica per film organizzato a Roma dalla Scuola Nazionale di Cinema – Centro Sperimentale di Cinematografia (direttore artistico: Luis Bacalov; docente storico-estetico: Sergio Bassetti).
Infine, quando nasce RAI 5, a fine novembre 2010, ricevo l’incarico di curare il palinsesto della musica classica (due ore quotidiane, dalle 6.30 alle 8.30) e quando diventa settimanale al sabato mattina, denominato “Petruska”, collaboro col curatore-autore Michele Dall’Ongaro (attuale Presidente-Sovrintendente di “Santa Cecilia”, lo conosco dal 1978, quando era nel gruppo “Spettro sonoro”).
Ma, come direbbe Carlo Lucarelli, questa è un’altra storia.
Tornando al nostro territorio, dal Quadraro a Cinecittà, è in questo tessuto che ho cercato di pescare tutte le realtà musicali possibili, che potessero e volessero esibirsi nella nostra festa della musica. Dalla più antica, la mitica “Corale Cinecittà” (1965, Via Lucio Elio Seiano 26) alla più recente, “Miss Musica” (2019, Via Caio Rutilio). Per questo motivo sono rimaste fuori scuole come “PerCento Musica” (che è in Via dei Cessati Spiriti, all’Appio) e Sonora Music Center” (che è in Via Polia, allo Statuario).
Sono partito dall’ “Annuario Musica Danza Teatro 2018” della Regione Lazio, dove compaiono “Music Village Institute”, “Next Music Academy & Studios”, Scuola di musica “Marco Simeoni” e “Informarte”. Ho consultato internet, dove, tra i vari, compare una fantomatica “Amici della Musica di Roma” di Via Lucio Papiro 116; ho verificato l’albo delle associazioni culturali del VII Municipio (“Note Musicali”, “Musica Nova”, “Panharmonikon Orchestra”, Ass.ne “Music Theatre”, “Ass.ne Cult.le “Cromaticamente”) ma nessuna è nel nostro territorio. Ho poi fatto leva sulle mie conoscenze personali ed ho infine eseguito una ricognizione sul territorio.
Mi fa piacere che quasi tutti abbiano aderito: oltre alle scuole di musica, infatti, mi sono rivolto a centri culturali, comitati di quartiere, centri anziani, centri sociali, negozi di musica, chiese cattoliche e d’altri culti. Mi dispiace che da tre anni non esiste più lo storico e mitico “Teatro lirico d’iniziativa popolare” di Franco Gentile, sorto nel 1967. Mi dispiace che non possano partecipare “Progetto Suono” dell’Associazione culturale “Pegaso” di Via Isarnico 7, “Informarte” di Via Tito Labieno 144, la storica “Corale Cinecitta” di Via Lucio Elio Seiano 26, il coro di donne “Lucha y Siesta” di Via Lucio Sestio 10, il coro “Decanter” di “EcCoCi” nell’’ex-Istituto Luce, il coro “Bonconsiglio” della Chiesa “Santa Maria del Buonconsiglio”, il coro “Assunzione di Maria” della chiesa omonima, la “San Policarpo Academy”, mentre la chiesa “Santa Maria Domenica Mazzarello” ha dichiarato di non avere rappresentanti musicali. Non mi dispiace affatto, invece, che non abbia aderito “Music Village Institute” il cui titolare mi ha dichiarato di non aver tempo da perdere con questa iniziativa (salvo poi scoprire che suo figlio è il direttore artistico della Festa della Musica a Piazza Don Bosco!).
Bene. La “Festa della Musica” è stata creata in Francia nel 1982 (“Fête de la musique”) ad opera del ministro della Cultura Jack Lang. Si è diffusa come un virus benefico in tutta Europa. In Italia, la Festa della Musica è coordinata dall’A.I.P.F.M. (Associazione Italiana per la Promozione della Festa della Musica). A Roma, dal 1995 è organizzata dall’Associazione “Festa della Musica”.
La musica affratella, non ha confini né barriere, la musica integra.
Godetevi la musica, godetevi la festa, godetevi la festa della musica.
La festa è musica. E, parafrasando “Guerre stellari”, che la festa sia con voi!
Maurizio Graziosi, direttore artistico