La riapertura dei bagni pubblici a Villa Ada, dopo anni di abbandono, ha scatenato un acceso dibattito tra i cittadini.

Iscriviti alla Newsletter Funweek Roma, è gratis! Riceverai aggiornamenti ed eventi da non perdere a Roma, clicca qui>>

La decisione del Comune di Roma di introdurre un costo di 1,50 euro per l’utilizzo dei servizi igienici, pagabile esclusivamente con carta di credito o bancomat, ha generato reazioni contrastanti, come emerge dai commenti sulla pagina Facebook Quartiere Trieste Salario – II Municipio.

Numerosi utenti hanno espresso il loro disappunto per la scelta del Comune, definendola “vergognosa” e “fuori da ogni logica”. Molti ritengono che i bagni pubblici dovrebbero essere un servizio gratuito, soprattutto in un parco frequentato da famiglie e bambini. Alcuni, inoltre, sollevano preoccupazioni riguardo all’impatto che questa decisione potrebbe avere sui bambini dei centri estivi, che potrebbero non avere a disposizione una carta di credito.

I sostenitori del pagamento

Tuttavia, c’è anche chi sostiene la scelta del Comune, sottolineando l’importanza di mantenere i bagni puliti e ben forniti. Alcuni utenti ritengono che un piccolo costo sia giustificato per garantire un servizio di qualità, soprattutto considerando i problemi di inciviltà che spesso affliggono i bagni pubblici gratuiti. Un utente ha anche fatto notare che il pagamento con carta di credito semplifica la gestione degli incassi e riduce i costi legati alla gestione del contante.

Bagni puliti e piccola tassa da pagare in tutti i parchi vedi Londra è così è ovviamente si paga con Carta di Credito onde evitare la solita imposizione dei querelanti che si piazzano davanti ai bagni ,senza fare nulla e che chiedono soldi !!!

Il dibattito sui social media è acceso e polarizzato, con argomentazioni valide da entrambe le parti. La questione dei bagni pubblici a Villa Ada solleva interrogativi più ampi sul ruolo dei servizi pubblici e sulla necessità di bilanciare l’accessibilità con la qualità e la sostenibilità dei servizi.