Alchimie Orientali
Personale di Yuriko Damiani
SpazioCima, ArtGallery nel cuore del quartiere Coppedè
Inaugura martedì 14 maggio, dalle ore 18,30 “ALCHIMIE ORIENTALI”
La nuova mostra, curata da Roberta Cima, vede protagoniste le opere di Yuriko Damiani e la sua personale interpretazione, attraverso l’arte della decorazione su porcellana, dei “Trionfi”, meglio conosciuti come gli Arcani Maggiori dei Tarocchi.
Attraverso la simbologia orientale l’artista interpreta i simboli dei tarocchi su complementi di arredo e gioielli in porcellana a tema, che hanno reso famose le ventidue celebri “carte”.
La simbologia orientale, tipica giapponese, pervade tutte le opere dell’artista, che attinge ispirazione da figure tipiche del Teatro Kabuki del XVII secolo – come nell’Imperatore, della cultura giapponese, con riferimento alla vita dell’Oiran e della Geisha e della flora giapponese, con l’utilizzo di fiori stilizzati di peonie e boschi di bambù, senza abbandonare i disegni geometrici creati da due o tre tonalità di oro antico in sovrapposizione.
Una tecnica, quella della Damiani, che rappresenta la perfetta fusione nell’arte tra mondo Orientale ed Occidentale, che da sempre caratterizzano anche la sua vita.
L’artista, infatti, utilizza per la decorazione su fine porcellana italiana, polveri, colori e decorazioni provenienti direttamente dal Giappone.
Diverse tonalità di oro antico giapponese, nero e “rosso shinto” (colore utilizzato nei Templi Shintoisti), sono i colori utilizzati per tutte le sue opere, da ultimo impreziosite anche da intarsi di madreperla nipponica.
Un’arte antica, delicata, di alta artigianalità che ha portato l’artista a scegliere di decorare la porcellana con “polvere d’oro antico giapponese”, che ne caratterizza tutta la sua produzione, tanto da definirla unica nel suo genere. Oro antico su fondo bianco o su fondo nero che ritroviamo nelle decorazioni dei preziosi complementi di arredo, tra i quali spiccano vasi e piatti ornamentali e nella minuziose e raffinate creazione di splendidi gioielli, tra i quali spiccano gli originalissimi pendenti.
L’artista utilizza l’oro antico in quanto, risultando più ruvido al tatto, tende a rimanere più caldo, opaco, satinato. L’oro antico è importato direttamente dal Giappone ed è steso in modo che non rifletta la luce, come è sempre stato fatto in antichità, ma in modo che la assorba.
La particolarità dell’oro antico è anche nella sua resistenza, in quanto viene cotto a 780 gradi (come tutti gli altri colori utilizzati dall’artista) e può subire diverse cotture senza danno.
La precisione e meticolosità nella realizzazione delle singole opere, rendono tutti i pezzi assolutamente unici.
“Ogni mia Opera nasconde i risultati di un tempo frammentato in minuziosi passaggi d’Arte in cui ogni dettaglio è unico e lavorato a mano.”, così definisce le sue opere d’arte Yuriko Damiani.
La mostra sarà visitabile a SpazioCima, ArtGallery di Via Ombrone 9, dal 14 maggio al 21 maggio, ad ingresso libero, dal lunedì al giovedì dalle 15.00 alle 19.00 e il venerdì e sabato solo su appuntamento.
Si ringrazia lo Sponsor La Staffa Vini.
Note bibliografiche Yuriko Damiani:
Figlia d’arte, nasce a Roma nel 1972 da mamma giapponese, pittrice ed insegnante di decorazione su porcellana, e papà italiano, profondo conoscitore della cultura del Sol Levante. Frequenta la facoltà di architettura dimostrando, però, sempre una propensione per l’arte e il disegno a mano libera che abbandona per molti anni per dedicarsi all’arredamento e fondare la catena di negozi di design DCube. In seguito riprende la sua iniziale passione decidendo di dedicarsi a tempo pieno alla decorazione su porcellana. Fondamentale per il suo percorso la straordinaria esperienza lavorativa in Giappone nello studio dell’Architetto Yoshinobu Ashihara. Durante questa esperienza comprende l’importanza degli equilibri fra “pieni” e “vuoti” tipici dell’arte giapponese. Il primo affaccio nel mondo della porcellana avviene nel 2014 a Milano durante il prestigioso convegno internazionale “XIII Convention Azzurra”, dove riceve una menzione d’onore per l’opera presentata. In seguito perfeziona sempre più la sua tecnica fondendo la cultura italiana a quella giapponese sperimentando molteplici accostamenti di colori e di materiali per arrivare cosí alla tecnica “Oro Antico a rilievo su Oro Brillante”. L’accostamento di temi orientali a quelli occidentali rendono le sue opere senza alcun dubbio identificabili.
Nel 2016 ha pubblicato il libro “Favole di porcellana” edito da Gangemi Editore
2017 – Personale “Favole di Porcellana” – SpazioCima Roma
2017 – “Le mani raccontano storie” – Micro Arti Visive- Roma
2018 – Italia Show 2018 – Castello di San Giorgio Canavese (TO)
2018 – “Gold Affaire” Un ponte indissolubile tra Oriente ed Occidente – SpazioCima Roma
2019 – Italia Show 2019 – Castello di San Giorgio Canavese (TO)
MOSTRA IN CORSO – Prosegue contemporaneamente l’esposizione “ARCADIA – Storie di Trionfi a Corte”, personale dell’artista Roberto di Costanzo, visitabile sino al 21 maggio, ingresso gratuito.
La mostra, organizzata da Roberta Cima propone 22 opere dell’artista, tante quanti gli Arcani Maggiori (21 + il cosiddetto Matto), tutte ad inchiostro di china, finemente trattato, con dei meri accenni di colore, riconducibili al grande interesse per la grafica del Di Costanzo, inseriti in accenni paesaggistici che riconducono a grandi maestri del passato (Durer, Leonardo Da Vinci, Michelangelo) da cui l’artista prende sempre spunto.
Un viaggio simbolico, quello del Di Costanzo, che descrive un mondo ideale, che non esiste, per questo Arcadia, che l’artista racconta da sempre attingendo prepotentemente alla realtà, attraverso forme, colori, architetture, per poter portare la poesia nella quotidianità delle persone, attraverso l’arte.