La Serra Moresca

Per tutto il mese di dicembre a Villa Torlonia è possibile visitare la Serra Moresca, il complesso architettonico dalle forme arabeggianti e dalle vetrate policrome, realizzato tra il 1839 e il 1841 su progetto dell’architetto veneto Giuseppe Jappelli per il principe Alessandro Torlonia (da martedì a domenica ore 10-16, ultimo ingresso alle 15). Nella visita è compreso anche l’accesso alla Torre accompagnati dal personale di sala. Pre-acquisto online su https://museiincomuneroma.vivaticket.it o acquisto in loco presso la biglietteria del Casino Nobile e della Serra Moresca.

Pre-acquisto online su https://museiincomuneroma.vivaticket.it/it/event/ingresso-museo/171658?idt=2385 o acquisto in loco presso la biglietteria del Casino Nobile e della Serra Moresca).

Per tutti gli eventi, visite e incontri, info e prenotazioni allo 060608 (attivo tutti i giorni ore 9-19). www.museiincomuneroma.itwww.sovraintendenzaroma.it.

SERRA MORESCA

Musei di Villa Torlonia

Via Nomentana, 70 – Roma

ORARI:

  • Dalle 10:00 alle 16:00 dal martedì alla domenica dal 1° ottobre al 31 marzo (ultimo ingresso alle ore 15:20)
  • Dalle 10:00 alle 19:00 dal martedì alla domenica dal 1° aprile al 30 settembre a eccezione di luglio e agosto (ultimo ingresso alle ore 18:20)

Chiuso il lunedì, il 1° maggio, il 25 dicembre e nei mesi di luglio e agosto.

La biglietteria chiude 40 minuti prima

TARIFFE:

  • Biglietto Serra Moresca: intero € 4,00 e ridotto € 3,00
  • Ingresso gratuito e ridotto per le categorie previste da tariffazione vigente.

Il biglietto può essere acquistato presso la Serra Moresca o al Casino Nobile.

È possibile inoltre preacquistare online il biglietto d’ingresso, così come la MIC Card, su: www.museivillatorlonia.it; www.museiincomuneroma.it (con supplemento di € 1) oppure al call center 060608 (tutti i giorni ore 9:00-19:00).

Ingresso gratuito per i possessori della MIC Card

ATTIVITÀ DIDATTICHE:

È disponibile un servizio di visite guidate per gruppi con orario a scelta, in diverse lingue, a pagamento e su prenotazione.

È disponibile inoltre un servizio di visite guidate, laboratori e incontri su prenotazione riservato a studenti e docenti di tutte le scuole di ogni ordine e grado sia di Roma e Città Metropolitana che di tutto il territorio nazionale.

Serra Moresca rientra anche nel progetto Educare alle mostre educare alla città, dedicato ai docenti con incontri e visite condotti da direttori e curatori dei musei, esperti e studiosi universitari.

Informazioni

060608 (tutti i giorni ore 9:00–19:00)

www.museivillatorlonia.it; www.museiincomuneroma.it

Non solo Casina delle Civette, Casino dei Principi e Casino Nobile, ora a Villa Torlonia è visitabile anche la Serra Moresca.

E’ possibile ammirare le sue meravigliose vetrate, oltre alla particolare struttura che richiama alla mente l’Alhambra di Granada.

Il complesso della Serra e Torre Moresca, con annessa Grotta artificiale, è stato progettato intorno al 1839 dall’architetto veneto Giuseppe Jappelli e concluso, con le decorazioni di Giacomo Caneva, nel 1841.  La Serra vera e propria è uno stupefacente padiglione da giardino con una struttura in peperino e un largo uso del ferro, della ghisa e di vetrate policrome. Jappelli era ben a conoscenza dell’innovativo uso della ghisa, che aveva già sperimentato nella Villa Treves a Padova, e seguiva con attenzione l’introduzione di nuove tecnologie, come dimostrano vari suoi studi e progetti per costruzioni da adibire a serra.

Le architetture di stampo moresco ideate da Jappelli erano ispirate all’Alhambra di Granada; la Serra era destinata ad accogliere piante esotiche e rare ma anche eventi spettacolari, come testimoniato dalla presenza di un vano seminascosto, interno alla grande sala, destinato all’orchestra.

La Torre era invece riservata a incontri più intimi, per pochi partecipanti, invitati dal Principe nella sontuosa sala da pranzo dell’ultimo piano, caratterizzato da ampie finestre con intelaiature in ghisa e vetri colorati e da pareti riccamente decorate da stucchi policromi. La sala aveva al centro un divano che, mediante l’azione di un meccanismo, poteva sollevarsi verso il soffitto, mentre dal piano sottostante saliva un tavolo imbandito che doveva sorprendere e impressionare gli ospiti del Principe.

Tra la Torre e la Serra, Jappelli aveva poi costruito una Grotta artificiale, retta da strutture in legno e stucco, oggi non più esistenti, con laghetti e percorsi in legno sospesi – solo in parte conservati – pensata come il luogo della Ninfa (“Nymphae Loci”) e quindi un luogo naturale e ricco di acque, che doveva destare meraviglia e stupore a chiunque l’attraversasse.