Visioni oniriche atemporali

Si terrà a Roma venerdì 18 ottobre alle ore 18.30 presso lo spazio espositivo Agorart in Clivo Rutario 53, il vernissage che apre la mostra personale di Andrea Felice: ”Visione oniriche atemporali” che durerà fino al 31 ottobre.

La mostra si inserisce nella settimana della Rome Art Week la settimana dell’Arte romana giunta alla sua ottava edizione.
La mostra è stata ideata e curata da Simona Micheli curatrice d’arte e Presidente della Associazione culturale FramLab che opera a Roma da diversi anni nel campo dell’arte.

“Visioni oniriche atemporali” è una mostra sulla nuova dimensione della realtà in cui si coniugano più profondità temporali, caratterizzate dall’utilizzo di varie tecniche per realizzare le opere quali: il fumetto, la grafica di Piranesi, la fotografia, il disegno architettonico e paesaggistico del mondo contemporaneo, il video.

Il risultato è la visione di un universo atemporale in cui il passato e il futuro si uniscono per formare un continuo presente. È la condizione percettiva della nostra epoca, definita e profilata dall’uso di tecnologie multimediali.

Un universo di immagini che incrocia personaggi e momenti della storia trascorsa con il contesto attuale, creando un continuo spaesamento cronologico assolutamente originale rispetto al sentire dei nostri giorni.

Le città ideali sono il grande sogno che ha trasformato le diverse epoche dell’umanità in immensi laboratori di riprogettazione dell’universo dei segni. “È solo attraverso il sistema delle arti e la loro continua iterazione interdisciplinare che possiamo cambiare il mondo” questo il tema centrale della mostra ci spiega la curatrice Simona Micheli. La sensazione di vivere in un’epoca in cui l’uomo è collocato in una dimensione senza tempo, dove passato, presente e futuro sono coniugati insieme dai mezzi di comunicazione digitali, accanto alla possibilità di vedere e sentire persone scomparse nel secolo scorso, e di visualizzarle con gli ologrammi, sono solo alcuni tra gli spunti di riflessione che sono suggeriti dai lavori di Andrea Felice. Le sue opere, costruite con la dovizia di un artigiano, pezzo per pezzo, cesellate in un puzzle di simboli ed elaborate attraverso tecniche manuali, non sono rendering digitali, come può sembrare di primo impatto, ma un insieme di tecniche che arrivano a strutturare il complesso dell’immagine utilizzando fino a 18 livelli di intervento.

Andrea Felice inizia a progettare la sua visione da uno schizzo iniziale di piccole dimensioni, realizzato su carta; quindi seleziona da libri, cataloghi, stampe e riviste le figure idonee ad illustrare la scena che vengono scannerizzate, foto ritoccate e modellate in 3D. Le illustrazioni create, vengono poi stampate su carta e nuovamente elaborate con differenti tecniche: aerografo, pennarelli, acrilici, acquerelli.
Il risultato è un’opera innovativa e senza tempo.