13 Reason Why 2 Tyler e la scena del bagno: eccessiva?
La seconda stagione di 13 Reasons Why è proseguita sulla falsariga della prima, mirando a scioccare ed indignare il pubblico: questa la nostra recensione.
Come già nella prima stagione, i temi trattati non lasciano indifferenti: bullismo, violenza sessuale, suicidio. E se in 13 Reasons why 1 a far discutere era stata la scena del suicidio di Hannah Baker, in questa seconda si parla soprattutto dell’episodio finale e della scena della violenza su Tyler.
Attenzione SPOILER: nella recensione abbiamo volutamente evitato di entrare nel dettaglio per non spoilerare le scene fondamentali, qui sotto le descriviamo nel dettaglio.
Tyler torna a scuola dopo un periodo in un campo di rieducazione, che gli è stato inflitto come punizione per aver devastato il campo di baseball della scuola. Sembra essere più sereno e motivato, ma subito il gruppo storico dei bulli della Liberty High tornano a ricordargli la triste realtà: reo di aver fatto perdere la stagione alla squadra, Tyler viene picchiato violentemente e stuprato. Una scena impossibile da descrivere e francamente raccapricciante da vedere.
Su questa scena si sono concentrare le maggiori critiche, anche da parte del pubblico: è stata ritenuta da molti eccessiva ed inutile. Le voci di protesta sono andate ad aggiungersi a quelle del Parents Television Council, che aveva già criticato la prima stagione di 13 Reasons Why ed ora ne chiede la sospensione.
13 Reasons Why 2, Tyler e la scena del bagno: la replica del produttore
C’è anche però chi ritiene che scene del genere siano nel DNA di una serie come Tredici, che nasce per far riflettere e “disturbare”. Su questo verte la replica del produttore esecutivo Brian Yorkey:
“Ci stiamo impegnando nel fare uno show che racconti storie vere sulle vite dei ragazzi (…) Capiamo assolutamente che questo significa che alcune scene dello show saranno difficili da guardare. Ma il fatto è che scene così intense e così forti portano a reazioni forti, portando a comprendere meglio le esperienze di chi queste cose le vive per davvero (…) Le storie di questi ragazzi che subiscono violenza non sono abbastanza raccontate, perchè le vittime impiegano molto tempo a chiedere aiuto. Noi crediamo che parlarne sia molto meglio che restare in silenzio”
Cosa ne pensate? Seguiteci anche su Funseries e diteci la vostra!