E’ stata presentata a L’Aquila la nuova serie tv firmata Rai Fiction ‘L’Aquila – Grandi speranze’ di Marco Risi. Un film in sei puntate per raccontare la voglia degli aquilani di riappropriarsi di questa splendida città.
L’Aquila – Grandi speranze di Marco Risi: ‘Racconto la forza degli aquilani’
Il 6 aprile 2019 saranno dieci anni esatti da quella notte in cui un terremoto di magnitudo 5.9 della scala Richter sconvolse le vite dei cittadini del capoluogo e non solo.
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La fiction di Rai Uno è ambientata un anno dopo quella terribile notte, quando alla ferita fisica lasciata dal terremoto, succede quella altrettanto profonda e lacerante emotiva.
“Il fatto che a 10 anni di distanza da quella notte la Rai – dice il Governatore dell’Abruzzo durante la conferenza stampa – abbia voluto puntare l’attenzione, con una lunga serie ci rende felici. Perché viene racconta una storia che parte dal profondo e mostra come questa città stia cominciando a cambiare. Vogliamo far tornare gli aquilani e gli abruzzesi alle loro città e dare la possibilità ai ragazzi che non hanno mai vissuto la loro città, come l’hanno vissuta i loro nonni e genitori, di viverla. E riusciremo a ridargli questa possibilità.”
L’Aquila – Grandi speranze di Marco Risi:
Come se fosse un segno del destino, Marco Risi regista della fiction, andò a L’Aquila per la prima volta nella sua vita, proprio un anno e mezzo dopo il terremoto, proprio quando ha luogo la storia del suo film.
“Non conoscevo la città e non sapevo della sua bellezza, potevo soltanto immaginarla: non me ne potevo rendere conto attraversandola a piedi perché era completamente ricoperta dalle impalcature che cercavano di tenerla in piedi come uno scheletro senza muscoli. Quello che mi impressionò fu il silenzio. Sentivo il rumore dei miei passi che attraversavano la zona rossa presidiata da alcune camionette dell’esercito e avevo la percezione assolutamente nuova di essere solo in una città fantasma.”
Risi pensò che sarebbe dovuto tornare per girarvi un film, ma non aveva ancora l’idea precisa di che film. Idea che è arrivata cinque anni dopo con questa serie. E a convincerlo a raccontare questa storia, è stata l’idea dei ragazzi che di nascosto vanno nella città proibita, in quella zona rossa dichiarata pericolosa, per cercare di riappropriarsene.
“L’idea degli adolescenti che scorrazzano di soppiatto nella città proibita cercando di riappropriarsene alla loro maniera, – spiega il regista – augurandosi addirittura che non cambi, che rimanga così perché solo così può essere esclusivamente loro, il loro territorio di conquista, mi è piaciuta molto. Così come mi sono piaciuti gli adulti che cercano di rimettere in piedi i pezzi delle loro coscienze e non soltanto i pezzi della loro città.”
L’Aquila – Grandi speranze di Marco Risi: il cast
Con: Donatella Finocchiaro, Giorgio Tirabassi, Giorgio Marchesi, Luca Barbareschi, Valentina Lodovini, Francesca Inaudi, Carlotta Natoli, Rosa Enginoli, Gabriele Fiore e Andrea Pittorino.
L’Aquila – Grandi speranze di Marco Risi: sinossi prima puntata, durata 100′
L’Aquila, un anno e mezzo dopo la notte del 6 aprile 2009: la città è distrutta, l’accesso al centro storico vietato. Ma Simone, Davide e i loro amici hanno tredici anni e a quell’età non esistono divieti: dopo il terremoto la “zona rossa” è diventata il loro regno. Il possesso del territorio è però insidiato da una banda rivale: tra macerie e case abbandonate, i due gruppi si fanno la guerra per conquistare il Palazzo del Governo.
I genitori di Davide, Silvia e Franco, devono far fronte a un tragico evento: la sparizione della figlia più piccola, Costanza, avvenuta la notte del terremoto. L’archiviazione del caso e la sospensione delle ricerche apre tra loro una crisi ancora più profonda.
A casa di Simone invece, Gianni ed Elena, appena tornati a vivere nel centro storico, organizzano una grande protesta che ha una sola parola d’ordine: ricostruzione.
Da poco, inoltre, a L’Aquila si è trasferito Riccardo De Angelis, un costruttore romano, giunto lì assieme a Margherita, la figlia tredicenne. La loro presenza suscita curiosità e sospetti tra gli adulti, fibrillazione tra i ragazzini che si ritrovano Margherita come compagna di classe.