Ce lo ricordiamo tutti ne I ragazzi della 3 C o a Forum ma al Maurizio Costanzo show Fabrizio Bracconieri svela quel lato privato della sua vita che in pochi conoscono. L’attore parla della sua vita e del figlio autistico: svela i momenti difficili da affrontare e durante il dibattito attacca anche Paolo Brosio.
Fabrizio Bracconeri e il figlio autistico, parole forti al Maurizio Costanzo Show
Tra gli altri ospiti del Maurizio Costanzo Show, anche Fabrizio Bracconeri – ex volto di Forum e de I ragazzi della 3C – è stato invitato sul palco della trasmissione dove ha condiviso con i presenti le difficoltà di avere un figlio autistico.
Bracconeri ha ricordato come e quando hanno scoperto la situazione del figlio:
“Ci siamo accorti che era autistico durante una visita al Bambin Gesù. Non era tonico. C’erano dei problemi. Credevano che fosse sordo o cieco. Mio figlio appartiene a una forma di autismo molto grave. Non parla, ha un pannolone a 18 anni, è idrofobo: questo significa che ha paura dell’acqua. Questo è un problema quando lo laviamo”.
L’attore romano ha ammesso di essere fortunato a permettersi un aiuto, anche se la maggior parte delle famiglie che si trovano nella sua stessa posizione non hanno a disposizione neanche i servizi basilari:
Fabrizio Bracconeri parla del figlio autistico, poi lo scontro con Paolo Brosio
“Io vi prego di pensare a una famiglia come la mia. Io però sono fortunato. Posso uscire una sera, posso avere una persona a 35 euro l’ora e posso andare a mangiare una pizza. Purtroppo si pensa poco alle famiglie disastrate per colpa di questa malattia. Le famiglie non hanno una vita. Non posso prendere un aereo, non posso fare un viaggio in macchina e perfino fare la spesa diventa un problema”.
Quando Paolo Brosio ha spiegato al MCS che avrebbe voluto vincere L’Isola dei Famosi per aiutare dei bambini in Bosnia Erzegovina, Bracconeri ha avuto una reazione piuttosto forte replicando che dovrebbe pensare prima agli italiani. Il naufrago, allora, ci ha tenuto a fargli sapere che “io aiuto altre famiglie, gli anziani e anche i disabili. Ma ho anche questo progetto in Bosnia”.
