Il grande ritorno della conduttrice, reduce dalla brutta esperienza del Covid, nel pomeriggio di Rai2: un programma nuovo, un esperimento a cui lei stessa ha collaborato e in cui crede moltissimo

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Una nuova sfida nel pomeriggio di Rai2, solitamente dedicato a serie tv e film: dal 21 novembre torna Paola Perego con “Il Filo rosso”, un talk di sentimenti che è più un viaggio nell’universo delle emozioni di ognuno di noi, pensato in un momento storico diverso, pre-Covid, ed ora incredibilmente ancora più attuale.

Un format nuovo, a cui la stessa Paola Perego ha contribuito, e che essenzialmente racconta storie di persone comuni, legate dal filo rosso dell’amore, della parentela o dell’amicizia, che hanno visto questo filo sfilacciarsi o interrompersi per qualche motivo. Ogni puntata si svilupperà attorno a una storia principale che accompagnerà il telespettatore dall’inizio alla fine e sarà raccontata in studio dalla voce dei suoi diretti protagonisti, con la partecipazione di esperti o ospiti vip che racconteranno una loro esperienza simile.

Ci sarà poi uno spazio diverso, come anticipato da Paola Perego in conferenza stampa, che si chiamerà “Una poltrona per due”, nel quale due persone si confronteranno su un tema che li divide, un argomento pop che interessa potenzialmente tutti come la chirurgia estetica o il tradimento.

“Il filo rosso” è un programma pensato prima dell’emergenza sanitaria ma che oggi con questa emergenza deve fare i conti: mentre il programma veniva preparato, alcune zone d’Italia sono passate da gialle ad arancioni e da arancioni a rosse, ci sono state difficoltà di organizzazione e spostamenti in sicurezza e si è arrivati a ipotizzare di dover ricostruire in studio alcune storie, con i protagonisti veri in collegamento.

Non si parlerà di politica o di temi sociali, anche se un programma che promette di parlare di nonni e nipoti, in questo momento storico, sembra rimandare automaticamente a polemiche e dibattiti sul tema degli anziani: Perego, giovanissima nonna, si è solo augurata che questa difficoltà sanitaria legata alla pandemia, che tanto ci ha allontanato dai nostri nonni, possa aiutare a riscoprirne l’importanza in chiave futura.

Per quanto riguarda gli ascolti, a domanda diretta Paola Perego ha spiegato di non essere più di tanto interessata a loro ma di credere molto nel programma e anche il direttore di Rai2 Di Meo, collegato in streaming per la conferenza stampa, ha confermato che Rai2 è una piccola “riserva indiana” dove fare esperimenti senza troppa pressione.

E in una tv come quella di oggi, messa in difficoltà ancor di più dalla bolla Covid, gli esperimenti e le novità sono qualcosa di cui si sente il bisogno: come delle storie a lieto fine, che “Il filo rosso” promette di portare nelle nostre case ogni sabato pomeriggio alle 14, a partire dal 21 novembre.

Crediti foto@ufficio stampa rai