Paolo Bonolis e Sonia Bruganelli non sono entusiasti della scelta di Mediaset di mandare in onda le vecchie repliche di Ciao Darwin. L’esilarante show di Canale 5 evidentemente funziona, nonostante sia datato, ma il conduttore e la moglie esprimo perplessità e si mostrano in disaccordo con la decisione dei vertici aziendali.
Paolo Bonolis e Sonia Bruganelli vs Mediaset per colpa di Ciao Darwin
Il lockdown dovuto alla pandemia Covid-19 ha rivoluzionato anche i palinsesti televisivi. Se in questa nuova fase post emergenza molti programmi sono di nuova in onda, rigorosamente senza pubblico in studio, altri con le nuove disposizioni anticontagio è impossibile realizzarli.
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È il caso ad esempio di Ciao Darwin, la cui ottava edizione si è conclusa nelle scorse settimane con un grande successo. Mediaset, visto l’ottimo riscontro da parte del pubblico, ha così deciso di continuare a mandare le repliche delle stagioni precedenti. Attualmente, il sabato sera, Canale 5 trasmette infatti Ciao Darwin 7 che risale al 2016.
Una scelta commentata con una certa ironia dallo storico conduttore dello show che in una intervista a La Stampa ha detto
Dato che mandano le stagioni a ritroso, si assiste a questo fenomeno buffo che ringiovanisco ogni giorno un po’, alla maniera del Benjamin Button del film. Di questo passo arriveremo alle repliche di Bim Bum Bam e –se ci fosse – del filmino della mia nascita.
Ma non è solo Paolo Bonolis a nutrire dubbi sull’opportunità di trasmettere le repliche di Ciao Darwin, perché anche la moglie Sonia Bruganelli si mostra perplessa.
Cosa ha detto la moglie di Bonolis
Intervista da Giornalettismo, anche Sonia Bruganelli, come Paolo Bonolis, sembra lanciare qualche frecciatina a Mediaset in merito alle repliche di Ciao Darwin, che potrebbero proseguire per tutta la prossima estate.
“Meraviglioso vederlo in onda adesso perché vedo in tv Paolo sempre più giovane. A volte anche con look e capelli diversi (sorride, ndr) Che dire? “Ce offrissero almeno una bottiglia di champagne”. Però arriva un momento in cui si dovranno fermare, a mio avviso” ha dichiarato la donna.
Po spiega perché sarebbe opportuno che l’azienda facesse un passo indietro, pur riconoscendo la qualità e il successo dello show.
E’ un format visionario nato nel 1997. E ai tempi fu proprio Maurizio Costanzo, direttore di rete, che ha spinto per mandarlo in onda. Era l’anno in cui lavoravo in redazione, Paolo l’ho conosciuto in quell’anno, era moderno, avanti. Per argomenti e tematiche. Il punto è questo: l’azienda ha un programma “senza tempo” che funziona e lo manda in onda. Amen. Così però non preservi una tua risorsa, forse tra le più importanti, perché lo sovraesponi. Non è corretto a mio avviso.