A Pechino Express Adriana Volpe si toglie un sassolino dalla scarpa e lancia una frecciatina velenosa per il suo ex collega Giancarlo Magalli: ecco cosa ha detto durante la puntata
Pechino Express, Adriana Volpe si prende la sua rivincita
Partiti ieri alla volta della scoperta del continente nero, i concorrenti di Pechino Express hanno assaporato la magia dei suk, corso per le strade del Marocco e chiesto passaggi in lingue inesistenti per aggiudicarsi la vittoria della prima puntata.
A esultare sono stati i #Mattutini Adriana Volpe e Marcello Cirillo che hanno già dimostrato una intesa davvero ottima. D’altronde i due colleghi si conoscono alla perfezione e gli anni trascorsi insieme a I Fatti Vostri gli torneranno utili.
Intanto almeno a Adriana Volpe l’esperienza da co-conduttrice del programma mattutino di Michele Guardì è servito a sdrammatizzare la fatica e la tensione della prima tappa. La 45enne trentina, infatti, si è lasciata scappare qualche battuta sull’ex collega Giancarlo Magalli, con cui – lo sappiamo tutti – i rapporti non sono esattamente idilliaci.
A Pechino Express Adriana Volpe prende in giro Magalli: uscita epica
Quando con Cirillo è stata chiamata a spostare delle casse piuttosto ingombranti, a Pechino Express Adriana Volpe ha sbottato: “Ammazza come pesano ste casse manco ci fosse dentro Magalli”.
È bastata questa battuta a generare un’infinità di cinguettii divertiti su Twitter e a scrollare di dosso dalla concorrente l’aria da maestrina che ogni tanto proprio Magalli le rinfacciava.
Sui social leggiamo “Adriana Volpe ti amo”, oppure “troppo forte” ma c’è chi suggerisce alla produzione di renderle pan per focaccia: “Mandate ancora #magalli a fare l’ospitata vi pregoooooo”.
Magalli, dove sei? #pechinoexpress #Mattutini @marcelloCirillo @AdrianaVolpeTV pic.twitter.com/He5ieiIn4B
— Rai2 (@RaiDue) September 20, 2018
Sarebbe in effetti davvero interessante vederli a confronto dopo le sfuriate passate e le dichiarazioni a mezzo social e tramite avvocati che i due si sono scambiati negli ultimi infuocatissimi mesi.