Da lunedì 29 giugno, su Rai 1 è tornato Reazione a catena, il quiz show del preserale della rete ammiraglia di Viale Mazzini. A condurre il programma che mette alla prova intuito e padrona della lingua italiana, per la seconda edizione consecutiva, c’è Marco Liorni, alle prese con un format rivisto a causa delle disposizioni anti-covid. E per sopperire alla mancanza del calore del pubblico in studio, la produzione ha avuto un’idea originale…
Reazione a catena, il pubblico c’è ma via Skype
Come tanti altri programmi tv, anche Reazione a catena si è dovuto adeguare alle nuove normative per contenere il contagio da coronavirus. Le squadre sono ben distanziate e gli stessi concorrenti che giocano insieme non possono più bisbigliarsi idee e suggerimenti nell’orecchio.
Ovviamente, anche nello show di Marco Liorni che dà ufficialmente avvio al palinsesto estivo di Rai 1, c’è un grande assente in studio: il pubblico. La produzione però ha deciso di convocare comunque qualche telespettatore per tenere compagnia i concorrenti, senza farli spostare da casa.
Grazie a Skype, una trentina di persone si sono collegate con il conduttore, ognuno dalla propria abitazione, per assistere al programma basato sull’associazione logica.
I commenti sui social
Un’idea che molti telespettatori hanno trovato carina e innovativa, sebbene qualcuno abbia manifestato qualche perplessità.
Per avere un’idea della reazione del pubblico, basta dare un’occhiata su Twitter che ne raccoglie gli umori in diretta.
Il video collegamento con i fortunati telespettatori, però, colma solo in parte quel vuoto, quel calore che un pubblico in studio riesce a dare a ogni puntata. E così ecco che, come già avvenuto con Top Dieci di Carlo Conti, gli applausi sono registrati.
Le novità introdotte, in generale, non hanno però penalizzato lo show, che è riuscito comunque nel suo scopro primario: divertire e intrattenere.