È scontro e polemica tra la FIGC e la prefettura di Roma sui festeggiamenti di Euro 2020, avvenuti in piazza con un bus scoperto che ha attraversato un mare di folla per le strade della capitale. A quanto pare, quel pullman non sarebbe stato autorizzato.
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Euro 2020: il bus scoperto della Nazionale non era stato autorizzato
Andiamo con ordine. Il bus scoperto della Nazionale italiana di calcio che ha sfilato per Roma dopo la vittoria di Euro 2020 facendosi largo tra un fiume di romani non era stato autorizzato. A quanto pare, infatti, la prefettura capitolina aveva negato la festa per motivi di ordine pubblico e per tentare di prevenire un’incidenza dell’evento sulla curva dei contagi.
La FIGC, nonostante il divieto, avrebbe forzato il blocco, facendo comunque passare per le strade della Capitale il pullman scoperto con a bordo coppa e giocatori azzurri.
A confermare questi dati è stato il prefetto di Roma, Matteo Piantedosi, secondo il quale la festa sul bus scoperto non era stata affatto autorizzata: “avevamo negato il permesso per il bus, ma i patti non sono stati rispettati. Si doveva festeggiare, ma con modalità diverse. La Figc chiedeva di consentire agli atleti della Nazionale di fare un giro per Roma su un autobus scoperto, ma è stato spiegato chiaramente che non era possibile”.
Dall’altra parte, però, la FIGC ha esposto le sue ragioni, sostenendo che vietare il passaggio del pullman sarebbe stato peggio: “Hanno sostenuto che c’era comunque già molta folla per le strade ed era forte intenzione dei calciatori di proseguire i festeggiamenti con l’effettuazione di un giro su un autobus scoperto. C’erano migliaia di persone in attesa del giro in autobus, vietarlo avrebbe potuto creare problemi di ordine pubblico”.
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