Ronaldo “Il Fenomeno” è stato un giocatore simbolo per almeno due generazioni di appassionati di calcio. Campione dal talento smisurato, ha vinto praticamente di tutto con la maglia della Selecao e con quelle di Barcellona, Inter e Real Madrid. Due volte premiato con il Pallone D’Oro come miglior giocatore del mondo, come starà oggi l’ex calciatore brasiliano?
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L’asso carioca ha smesso di giocare ormai da sette anni, ma i suoi estimatori continuano ad amarlo come un tempo. In occasione della recente sconfitta dell’Italia contro l’Argentina, O Fenomeno è tornato a parlare sui social, postando una sua foto insieme ad un altro campionissimo, Diego Armando Maradona.
Ronaldo Il Fenomeno oggi: ecco perché quei chili di troppo
“Non abbiamo visto una squadra argentina così forte dai tempi di questo ragazzo – ha commentato l’immagine – il mio idolo personale”. E se la nazionale argentina sembra davvero così irresistibile, chissà cosa avrebbe fatto contro il suo fortissimo Brasile…
Quello che però si vede in quella foto è un Ronaldo palesemente ingrassato e quasi irriconoscibile. Praticamente un’ombra di quello che con la maglia nerazzurra faceva tremare le difese avversarie. Ma i suoi problemi di linea, in realtà, sono dovuti ad una malattia.
“Quattro anni fa ho scoperto di soffrire di un disturbo che rallenta il metabolismo, l’ipertiroidismo”, aveva detto Ronaldo in occasione del suo addio al calcio giocato.
“Credo che adesso in molti si siano pentiti per aver commentato anche in maniera ironica sul mio peso”, continuò riferendosi a quando lo chiamavano ‘Gordo’ ai tempi del Real e ironizzavano sulla maglia numero 99 nel Milan, dicendo che il numero stava per i suoi chili di troppo.
“Io non ho alcun rammarico verso nessuno – concluse – chiedo solo che tutti capiscano quello che sto spiegando nel mio ultimo giorno della carriera”.
Insomma, un problema sul quale non c’è nulla da scherzare. Anche se, siamo sicuri, tutti gli amanti dello sport più bello del mondo continueranno ad amarlo ugualmente e forse ancora di più, memori di quando i suoi dribbling facevano girare la testa a tutte le squadre che incontrava sul suo cammino…