Gli inglesi, ormai da giorni, cantano che «it’s coming home», sta tornando a casa: il riferimento è al calcio e, più nello specifico, alla Coppa del Mondo. Un trofeo che Oltremanica attendono da oltre mezzo secolo, da quel torneo del 1966 disputato in casa e vinto grazie ai gol di Geoff Hurst e Bobby Charlton, alla guida del ct Alf Ramsey e del capitano Bobby Moore. Da allora, i Tre Leoni non sono mai riusciti a ripetersi. Ci avevano sperato nel 1990, ma in Italia i calci di rigore fermarono Waddle e compagni a un passo dalla finale e gli inglesi chiusero al quarto posto. Adesso, trascinati da Harry Kane, Sterling e dal portiere-rivelazione Pickford, in terra d’Albione ci credono, eccome. L’attesa è stata lunga e spesso frustrante, visti i fallimenti raccolti tra la fine del XX e l’inizio del XXI secolo, ma l’ex calciatore Southgate sembra aver ridato nuova linfa alla selezione. I britannici sono, insieme alla Francia, gli unici in corsa ad aver già vinto una Coppa fra le squadre (tutte europee) rimaste in corsa. Per loro si tratta della terza semifinale della storia.
Non sarà facile, però: Henderson e soci dovranno fare i conti con un’altra squadra che da tempo mancava nella top 4. Non solo: la Croazia ha eguagliato un risultato storico ottenuto soltanto una volta vent’anni fa nel Mondiale disputato in Francia. Tutt’altra storia per i Vatreni, una selezione che si è affacciata nel grande calcio solo negli Anni 90 dopo la caduta della Jugoslavia. Nel 1998 Suker, Boban, Stanic e Bilic furono battuti in semifinale dai Bleus padroni di casa, ma si tolsero la soddisfazione di vincere la finalina per il terzo posto contro l’ottima Olanda. Da allora, mai oltre il primo turno. Ritrovata la solidità e il talento di allora, trascinata da Modric e Mandzukic, la nazionale “a scacchi” vuole raggiungere la prima finale della sua storia.
Riecco i Diavoli Rossi
Dall’altra parte del tabellone, la semifinale in programma martedì 10 Luglio a San Pietroburgo propone una sorta di derby tra Belgio e Francia. I Diavoli Rossi di Roberto Martinez sembrano aver portato a definitivo compimento la crescita della cosiddetta “generazione d’oro”: i vari Hazard, De Bruyne, Witsel, Lukaku e Fellaini, dopo le delusioni in Brasile e Francia (in entrambe le manifestazioni sono stati eliminati ai quarti di finale), stanno dimostrando tutto il loro valore e, a sorpresa, hanno avuto la meglio sul Brasile. Solo una volta il Belgio era riuscito a raggiungere le semifinali di un Mondiale: era il 1986 e in Messico la squadra di Pfaff, Scifo e Ceulemans si arrese soltanto alla doppietta di Maradona, che di lì a pochi giorni si sarebbe laureato Campione del Mondo con l’Argentina. La nazionale allenata da Guy chiuse al quarto posto, perdendo 4-2 lo spareggio per terzo e quarto posto proprio contro la Francia.
Ora avranno l’opportunità di vendicarsi, ma gli uomini di Deschamps vogliono riportare all’ombra della Torre Eiffel una Coppa che manca da 20 anni. Ad alzarla, il 12 luglio 1998, fu proprio l’attuale ct, all’epoca capitano. Da allora, i Bleus sono passati per le eliminazioni al primo turno nel 2002 e nel 2010, la finale persa contro l’Italia nel 2006 e i quarti del 2014. Da 12 anni quindi i Galletti non riuscivano ad andare così avanti e non vorranno certo fermarsi. In attesa di vedere se davvero «it’s coming home», però, l’unica cosa certa è che il calcio è tornato a bazzicare zone che non frequentava da un po’.
Articolo a cura della redazione di Il Romanista
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