Il recupero-record di Valentino Rossi sta facendo tanto parlare di sé. Dopo l’infortunio di Misano, The Doctor ci ha messo soltanto 24 giorni per ritornare in pista, partecipando al Gran Premio di Aragona. Un quinto posto arrivato dopo soli pochi giorni dall’operazione, mandando in subbuglio tutti i fan.
Dopo la gara, spunta qualcuno che svela come ciò sia stato possibile, pur ritenendo un po’ troppo azzardata l’impresa di Valentino. Ma chi sarà mai a spiegare come il motociclista più amato d’Italia sia riuscito a tornare subito in sella a sole tre settimane dalla frattura scomposta di tibia e perone? Ovviamente, il suo chirurgo: il dottor Raffaele Pascarella dell’Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale Torrette di Ancona.
“È stato eroico – ha ammesso il chirurgo all’Agi – si è impegnato moltissimo per correre ieri, ha affrontato la gara alla grande con la gamba ancora rotta”. Tuttavia, avrebbe potuto non finire così bene: “Devo ammettere che ho visto la corsa con le mani sul viso e il cuore in gola ogni volta che Valentino piegava la moto”.
Valentino non è ancora guarito: cammina con le stampelle, avendo un chiodo fissato nella tibia, che non sarà rimosso per almeno un anno. La corsa in moto è però diversa dal camminare, in quanto non c’è sforzo sulla gamba: “tecnicamente si poteva fare e infatti lo ha fatto. Certo ci vuole tanto coraggio, impegno e grandi motivazioni, ma Rossi non lo scopriamo certo oggi”.
Sul web, tuttavia, in molti non avallano le opinioni del medico, parlando ad esempio di “inutile pazzia” di un personaggio che crede che tutto gli sia concesso.
Quello che è certo è che Rossi ha una grande forza di volontà e la voglia di fare quello che ama nel miglior modo possibile, anche se ha ammesso di non poter pensare più al mondiale. E voi, da che parte state? Vi sembra giusto che sia tornato a correre così presto?