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Cecil Hotel, l'abergo che ha ispirato American Horror Story è diventato un monumento: questa la sua inquietante storia

Il Cecil Hotel è un imponente palazzone old style, che si staglia su Main street, nel cuore della downtown di Los Angeles: negli anni '50 era un ricovero per anziani e poveri, visti i prezzi modici delle sue stanze. In seguito l'albergo ha cambiato volto e proprietari -anche il nome, oggi si chiama Stay on Main- fino a differenziare l'offerta tra stanze di lusso e stanze dai prezzi modici. Infine è diventato un monumento: il consiglio cittadino ha deciso di omaggiare così l'albergo nato nel 1924 dal progetto dell'architetto Loy L. Smith.

Eppure la caratteristica più famosa e sinistra di questo albergo è un'altra: al suo interno si sono verificati un numero impressionanti di assassini, suicidi, omicidi e strani fatti di cronaca. Una fama talmente dilagante, basta digitare Cecil Hotel su Google per rendersene conto, da aver ispirato anche alcune puntate della celebre serie tv 'American Horror Story'.

Uno dei casi più recenti e più francamente spaventosi, considerando la fama dell'albergo, è quella di Elisa Lam, la ragazza canadese di origine asiatica trovata morta nel 2013 in una cisterna chiusa sul tetto dell'hotel. Ad impressionare l'opinione pubblica soprattutto il video girato dalle telecamere di sorveglianza dell'albergo e diffuso dalla polizia sul web, nel quale si vede la ragazza nascondersi in ascensore come se temesse di essere inseguita, facendo anche strani gesti come qualcuno che cerca di scacciare (o accarezzare?) qualcosa di invisibile.

Ma la fama dell'hotel affonda le sue radici nel passato remoto: già dal 1931 si hanno notizie di suicidi nelle stanze del Cecil. Negli anni '80 l'hotel divenne la residenza fissa di Richard Ramirez, meglio conosciuto come The Night Stalker, satanista serial killer che uccise decine di persone, negli anni '90 ospitava invece Johann "Jack" Unterweger, maniaco omicida che trucidò diverse prostitute.

Il Cecil Hotel ha a che fare anche con il caso di cronaca americano più conosciuto, ancora irrisolto: la morte di Elizabeth Short, meglio conosciuta come Black Dahlia, uccisa e fatta a pezzi nel 1947. A quanto pare Elizabeth risiedette in una stanza del Cecil poche ore prima di incontrare il suo assassino, mai identificato.

L'ultimo caso che riguarda il Cecil è il suicidio di un 28enne, nel 2015: ce n'è comunque abbastanza per inserire l'hotel nei tour del terrore che portano i turisti a visitare i luoghi più sinistri della città e per regalargli anche l'apparizione di qualche fantasma. Sul web, infatti, non mancano prove e foto di materializzazioni misteriose dalle finestre dell'hotel.

Oggi il Cecil Hotel è diventato un monumento: se l'intento era quello di cancellare la sua fama, probabilmente l'effetto sortito sarà esattamente l'opposto!