Il Vulcano Marsili è il più grande vulcano attivo d’Europa, con il suo cratere sottomarino, spaventa moltissimo tutta Italia ed è tenuto costantemente sotto controllo, ma cosa succederebbe in caso di esplosione? Quali sarebbero le conseguenze?
LEGGI ANCHE: — Fine del mondo, uno studio ha svelato quando la Terra non avrà più ossigeno: la data
Vulcano Marsili: cosa succede se esplode?
Andiamo con ordine. Il Vulcano Marsili è uno stratovulcano sottomarino, che si trova nel Mar Tirreno, a 500 metri sotto il livello del mare a metà strada tra Napoli e Palermo. Il vulcano è caratterizzato sia da eruzioni effusive che esplosive.
Il Marsili è a tutti gli effetti un vulcano attivo, in quanto le sue ultime eruzioni risalgono a 2000-3000 anni fa, tempi decisamente recenti per quanto riguarda geologia e vulcanologia. Tuttavia, da qualche tempo e soprattutto in rete, si stanno susseguendo messaggi catastrofici, volti a disegnare scenari apocalittici in caso di esplosione del vulcano stesso.
Ma qual è la verità su tutto questo? Si tratta di semplici allarmismi o di minacce concrete? Cosa succede quando un vulcano sottomarino come il Marsili esplode e quali sono le conseguenze di una eruzione?
Qual è la verità sul Marsili?
Secondo l’INGV, se avvenisse un’eruzione esplosiva del vulcano Marsili, tutta l’energia sprigionata si disperderebbe nell’acqua sovrastante. Trovandosi a 500 metri di profondità, in cima arriverebbero soltanto delle bolle e delle rocce magmatiche capaci di risalire. L’unico vero contrattempo potrebbe riguardare le rotte marittime di quell’area, che dovrebbero deviare.
Qualora però il vulcano collassasse durante l’esplosione, e solo in quel caso, il movimento magmatico in profondità rischierebbe di causare lo spostamento importante di una massa d’acqua enorme che potrebbe trasformarsi in uno tsunami in grado di colpire le coste italiane. L’eventualità è però remota e, nonostante l’INGV li stia studiando con attenzione, anche frane e collassi sono piuttosto improbabili.
Photo Credits: Shutterstock