L’Italia non è un paese per giovani, ma per badanti e caregiver sì: considerata l’aspettativa di vita sempre più lunga, il numero di chi si offre per assistere gli anziani è sempre in crescita. Le badanti in Italia, infatti, sono circa 1,12 milioni, per il 91% donne e per il 70% straniere, sulla base degli ultimi dati disponibili, elaborati dalla SDA Bocconi.
Inoltre, nel 2042 si prevede che gli over65 saranno quasi 19 milioni, il 34% della popolazione e le fasce di età che cresceranno di più saranno quelle di 75-84 anni e di 85 anni e più.
Amalia, come l’IA ci aiuta nell’assistenza agli anziani
Proprio per supportare le famiglie nella ricerca del badante più idoneo per esperienza, competenze, tratti caratteriali e personali dell’anziano da assistere nasce Amalia , la piattaforma che tramite AI e algoritmi, trova il caregiver giusto per ogni anziano.
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Era il 2020, in piena pandemia, quando due imprenditrici – Sonia Paonessa ed Eliana Perez– fondano la startup Amalia perché si sono accorte che “vi era un gap nei servizi di assistenza alle persone fragili, principalmente nella ricerca e selezione del giusto caregiver. Per questo, abbiamo pensato di lasciare i nostri lavori precedenti e creare il nostro progetto, puntando principalmente a cambiare il metodo di selezione, facendo in modo che ogni famiglia possa trovare il caregiver ideale per la situazione specifica: un assistente in grado di inserirsi nella vita dell’anziano e di costruire un rapporto duraturo con la famiglia”.
La startup inoltre, mira a fornire un ausilio concreto ai caregiver puntando a contrastare il burnout e la “sindrome Italia”, termine medico usato per indicare l’insieme di malattie invalidanti che colpisce le donne dell’Est che condividono una storia precisa: gli anni vissuti come migranti in Italia, lavorando come colf e assistenti familiari, lontane dalle loro famiglie e dai loro figli.
Gli obiettivi della startup
Sulla piattaforma sono 19 le regioni italiane coperte. La startup ha finora gestito 635 famiglie
totali, ha ricevuto oltre 57.950 candidature di badanti ed ha generato quasi 3,5 milioni € di
stipendi per i lavoratori
Come si può trovare la giusta badante partendo dall’IA?
Si parte dallo studio approfondito della situazione della persona da assistere poi si individuano tutte le caratteristiche che deve avere il caregiver ideale ed infine attraverso algoritmi e domande adattive, la startup è in grado di individuare il match perfetto, quindi l’assistente familiare con il giusto mix di esperienza, competenza, disponibilità e tratti caratteriali.