Gaming: è la fine dell’era delle console?

Mentre il mondo del gaming continua a mostrarsi estremamente competitivo, sembra che il momento d’oro delle console sia arrivato a un punto fermo. Così afferma un articolo pubblicato su SportsLens.com, i cui dati dimostrano che l’industria del gaming su console varrà nel 2026 poco più di 56 miliardi di euro (61 miliardi in dollari). A dispetto della cifra eclatante, la crescita prevista è dell’1,6% in tre anni: decisamente al di sotto delle aspettative.

Un calo iniziato in realtà nel 2022, dopo il boom registrato durante la pandemia e il lockdown. «Nel 2022 c’è stato uno shock per il segmento dei giochi per console. – si legge sul sito, che si basa su una ricerca IDG – Dopo due anni di vendite impressionanti e tassi di crescita a due cifre, i ricavi globali dei giochi per console sono diminuiti del 14% su base annua a 55 miliardi di dollari. In calo rispetto ai 64 miliardi di dollari dell’anno precedente».

Console in crisi, largo ai contenuti digitali

Da un lato, si tratta indubbiamente di una stabilizzazione del mercato dopo l’exploit del 2020 e 2021. Anche se risulta indiscutibile un calo, nei prossimi tre anni, di tre segmenti tra i 5 asset dell’intero mercato. Nel 2023, infatti, si registrano comunque incrementi nell’intera industria di console (9% in più rispetto al 2022, «principalmente a causa della crescita dei ricavi da abbonamenti e contenuti aggiuntivi»). In aumento anche gli introiti da abbonamenti alle console (25% in più rispetto al 2022), così come i ricavi dei contenuti aggiuntivi digitali (da $ 12 miliardi a $ 15 miliardi). Si prevede, infine, «che le vendite di hardware cresceranno dell’11% e raggiungeranno i 19 miliardi di dollari quest’anno». Di contro, si registrerà un calo di introiti nella vendita di giochi digitali completi e dei software (dell’11%). In previsione, nei prossimi tre anni le vendite di hardware per console caleranno del 10%, con un conseguente crollo della vendita di software (-25%).

Sembra dunque che la tendenza generale nei prossimi anni sia quella di acquistare meno console per investire sui contenuti aggiuntivi digitali. Il che – stando a SportsLens – porterà «alcuni cambiamenti significativi nella quota di entrate totali».

«Quest’anno – si legge – le vendite di hardware rappresenteranno oltre il 30% delle entrate globali del settore dei giochi per console. I contenuti aggiuntivi digitali sono il secondo segmento più grande, con una quota del 25%, mentre gli abbonamenti rappresentano un altro 16% delle entrate totali. Tuttavia, il sondaggio IDG ha mostrato che i contenuti aggiuntivi digitali diventeranno il più grande flusso di entrate del mercato, portando il 31% delle entrate totali entro il 2026. La quota di fatturato delle vendite di hardware dovrebbe scendere al 28% nei prossimi tre anni».

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