La cosiddetta Generazione Z sta dando vita ad un fenomeno curioso scegliendo di avere vecchi telefoni invece di cellulari ultramoderni: il motivo
La Generazione Z sta esprimendo una certa nostalgia nei confronti dei vecchi telefoni anche se connessioni ultra-veloci, foto ultra-definite e spazio ultra-illimitato sono in genere le caratteristiche degli smartphone di ultima generazione che hanno più presa sui consumatori (a dispetto dei costi proibitivi).
I giovanissimi e la moda dei telefoni vecchi: cosa sta succedendo?
Eppure i nati tra i medio-tardi anni ’90 del ventesimo secolo e i primi anni 2010 sembrano voler andare controcorrente tanto che su Tik Tok è esploso l’hashtag #bringbackfliphones. Effettivamente il mercato americano ha visto un buon incremento dei cosiddetti featured phones, ovvero i cellulari basic, senza grandi funzioni e servizi offerti, molto economici e dal design oramai superato.
Gli analisti di Counterpoint Reserch hanno previsto che entro fine 2023 saranno 2,8 milioni i vecchi telefoni acquistati in tutto il mondo: una moda anti-tecnologica che affonda le sue radici nel viscerale bisogno dei più giovani di staccare la spina con il mondo iper-collegato, di fare una dieta di detox digitale allontanandosi anche dai social.
Come sempre più spesso accade, infatti, emergono testimonianze importanti (vedasi Tom Holland) del ruolo tossico dei social media sulla nostra salute mentale perché in grado di risucchiarci nell’inerzia dell’infinite scroll per giornate intere, annullando quasi del tutto i rapporti umani e distogliendoci dalla vita reale, dalla vera percezione di noi e degli altri.
Non solo la voglia di reset mentale alla base della scelta di molti appartenenti alla Generazione Z di usare vecchi telefoni. Stando ai risultati di Counterpoint Reserch, il discorso è più ampio e coinvolge tutte quelle aziende che, per nuova policy, vogliono ridurre i costi dei loro prodotti; i vecchi telefoni sono un’opzione interessante anche per i turisti che possono acquistarne uno solo per i viaggi o per chi vive nei paesi in via di sviluppo dove la connessione a Internet è lenta o poco stabile.
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