Mi Ami Festival: la musica italiana sta bene, anzi benissimo
Il Mi Ami Festival giunge alla sua quattordicesima edizione, ma il 2018 sarà un anno sicuramente da incorniciare per l’evento, che ha come obiettivo quello di raggruppare la musica italiana più in voga del momento. Musica Importante a Milano, appunto: per due giorni (il 25 e il 26 maggio) cantautori e band hanno invaso il Circolo Magnolia e mai come questa volta il week end è sembrato pieno, vivo e richiestissimo.
Sarà per lo stato della musica italiana, ma soprattutto per l’orda di cantautori generalmente considerati indie (ma quanto è brutto usare le etichette?), eppure a ben vedere mai così mainstream. La line up del Festival vantava infatti nomi come Cosmo, Frah Quintale e Giorgio, Francesca Michielin, Ex Otago, Galeffi, Coma Cose, Willie Peyote, Sick Luke e Marina (25 maggio), e ancora Prozac +, Colapesce, Selton, Maria Antonietta, Tre Allegri Ragazzi Morti, Dj Gruff (26 maggio).
Cosmo, Quando ho incontrato te: ultimo scalino di un’ascesa senza pari
Nomi sempre più richiesti e sempre più apprezzati. La vera dimostrazione di quanto questo Festival abbia ormai preso il largo l’ha data tuttavia il Signor Calcutta proprio il 25 maggio: il cantautore, che proprio quel giorno se n’è uscito con il nuovo album Evergreen (pubblicato da Bomba Dischi) è infatti apparso a sorpresa sul palco del Mi Ami, eseguendo per la prima volta dal vivo Paracetamolo, ultimo singolo dell’album, oltre alla sua recente hit Pesto e a un medley delle sue canzoni più amate tratte dal primo disco: un sing along di migliaia di persone, in vista delle due date del cantautore a Latina e Verona.
Senza che nessuno sapesse di Calcutta, ad ogni modo, per la prima volta nella storia del Festival si è registrato il tutto esaurito in prevendita nella serata di venerdì sera.
Insomma, se servissero rassicurazioni, ve le dà il Mi Ami Festival: la musica italiana sta bene. Anzi, benissimo.